TOSCANO: “Pronti ad affrontare qualsiasi variabile. Inglese cresce in modo incredibile. Alla pari dell’avversario sul piano nervoso per essere ambiziosi”

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foto Catania FC

Vigilia di Catania-Latina. Mister Domenico Toscano analizza in sala stampa la situazione in casa rossazzurra, fa un passo indietro tornando sul match di Foggia proiettandosi verso il successivo confronto con il Latina, indicando la strada migliore per affrontare i pontini e crescere ulteriormente. Ecco quanto evidenziato:

Per me non ci sono titolari o riserve. Abbiamo costruito una squadra competitiva, e per essere competitivi è necessario avere un organico con quasi tutti allo stesso livello ma con caratteristiche diverse. Abbiamo cambiato parecchio di partita in partita o durante la gara stessa. Questa è la forza del Catania, mi assicuro di mettere in campo la squadra migliore per aumentare le possibilità di vittoria. Scegliendo in base all’avversario di turno, alle tue caratteristiche, alla strategia di gara che vuoi adottare. Chi subentra fa sempre il suo dovere tenendo alta l’intensità e mettendo in campo le proprie qualità“.

“Quando si raggiungono dei risultati ci sono tante componenti che influiscono. Dalla società all’ambiente, passando per il gruppo squadra, lo staff. Sono convinto che anche in questo contesto, a Catania, tutti ci mettono del loro per quelle che sono le proprie competenze, i propri ruoli, dando il massimo ogni giorno per un unico obiettivo, un’unica priorità, che è il Catania. Solo così si potranno raggiungere i risultati che vogliamo”.

“Non ci stiamo facendo mancare nulla in questo campionato tra settimane particolari come quella di Foggia, indisponibilità improvvise, cambi di allenatore degli avversari, però dobbiamo essere concentrati, determinati, pronti a qualsiasi variabile perchè nel calcio e nella vita ci sono sempre delle variabili e tu devi essere pronto e flessibile nell’affrontarle. Sul Latina abbiamo pochi punti di riferimento, probabilmente cambieranno qualcosa sul piano tattico e delle caratteristiche ma siamo pronti ad affrontare queste variabili. Ci aspettiamo un Latina magari con un atteggiamento diverso con il cambio di allenatore. Non dobbiamo guardare la classifica perchè i singoli calciatori che compongono l’organico del Latina non rispecchiano la classifica. Antenne alzate, quindi, massima concentrazione, aggredire subito la partita sul piano mentale, essere immediatamente reattivi perchè non sarà una partita semplice“.

“In Serie C il livello di difficoltà è sempre alto. Se giochi alla pari dell’avversario sotto l’aspetto nervoso, della motivazione e della concentrazione, le tue qualità escono fuori e gli episodi li porti dalla tua parte, altrimenti sono tutte difficili le partite di questo girone. Il Latina non c’entra nulla con quella classifica. Servirà impegno, dobbiamo rispondere presente in primis sul piano mentale mettendo in campo le nostre qualità”.

Abbiamo analizzato bene la partita di Foggia, sappiamo dove potevamo fare meglio. Nel primo tempo fino al secondo gol rossonero non ci siamo messi sul loro stesso livello nervoso. Sarà stata anche l’atmosfera particolare che si respirava, loro avevano magari qualcosa in più ma non è giustificabile perchè se devi essere ambizioso devi metterti sullo stesso livello emotivo dell’avversario. Allora cresci nell’ottica di diventare una squadra che concede meno pericoli gli avversari e crea più pericoli agli stessi”.

“Le scelte di formazione si riferiscono esclusivamente alla prossima partita, non sono dettate da esigenze di turnover. Io sono contento ed orgoglioso di allenare questi ragazzi per come lavorano. Qualche acciacco ha ritardato la condizione fisica e deve migliorare la conoscenza tra di noi, ma oggi per le prestazioni fatte sono contento. Quando i ragazzi lavorano in funzione della squadra io sono già contento. Poi se mettono dentro il gol, la capacità di determinare, il vincere i duelli e gli uno contro uno è qualcosa in più. Sono sereno e tranquillo. C’è da lavorare. Non solo Montalto, D’Andrea e Luperini, tutto il gruppo ha margini di miglioramento“.

I 40 minuti finali a Foggia hanno rappresentato una prova di forza incredibile, ed è quella che dobbiamo avere con continuità. Avrei preferito pareggiare 0-0 e fare quella prestazione nell’arco dell’intera partita piuttosto che andare sotto due volte e rimontare. E’ quello il Catania che piace a me. Con cuore grandissimo, lavoro di squadra, spirito e identità. Sottolineo la lucidità mantenuta anche dopo il rigore sbagliato ed il colpo di testa errato di D’Andrea. In questi casi gli ultimi minuti capita che butti la palla cercando la fortuna di un rimpallo, invece la squadra ha continuato a giocare con idee, tranquillità, qualità e se durava ancora qualche minuto in più non so come sarebbe finita la partita“.

“Inglese? Roberto sta crescendo in modo incredibile. Non avevamo dubbi perchè è un ragazzo intelligente, silenzioso ma un leader tecnico che si sta mettendo a disposione del gruppo. Lavora con un’applicazione incredibile. Sta crescendo in termini di peso all’interno del gruppo. La squadra lo guarda con attenzione nei suoi attegiamenti, nel suo modo di allenarsi. Giocando cresce il feeling e l’affiatamento con la squadra, quello è ancora da affinare ma la condizione è buona”.

“I subentrati a Foggia hanno fatto bene tutti. Raimo, Inglese, Lunetta che ha da dato 2-3 strappi e forza, presenza. Quaini ha assicurato geometrie, sostanza in mezzo al campo. E’ molto duttile, calciatore che risponde sempre presente con i pregi e difetti che può avere. Quello che mi piace di più di lui è che sta lavorando tanto sugli aspetti in cui sa di dovere migliorare. Adamonis ancora in porta? Il Catania, come dico sempre, ha la fortuna di avere in rosa due portieri di livello e affidabili. Bethers ha fatto bene quando ha giocato, anche Adamonis dà sicurezza quando gioca”.

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