Riportiamo alcune considerazioni del giornalista Alessandro Vagliasindi, ai microfoni di Telecolor, dopo la ritrovata vittoria del Catania in campionato contro il Monopoli allo stadio “Angelo Massimino”:
“Ho un ricordo nitido della partita, il pallone che si stampa sulla traversa calciato da Bruschi e torna in campo. Quella credo che sia un pò l’immagine del vento che forse è cambiato dopo gli stenti contro Cerignola, Giugliano e Picerno. Era un momento delicato, il primo momento di un certo tipo della stagione. Dopo il gol di Lunetta magari ci aspettavamo che il Catania chiudesse la pratica più agevolmente capitalizzando l’inerzia del match che si era messo dalla propria parte, invece è venuto fuori il Monopoli che ha impegnato Adamonis. Nel calcio anche un ciuffo d’erba può essere determinante, in questo caso il legno che ha sorriso al Catania può essere un punto di svolta in un inizio di stagione un pò contraddittorio, caratterizzato da una partenza fulminante e poi un rallentamento”.
“Domenica al cospetto del Monopoli avere vinto è fondamentale indipendentemente dalla brillantezza e dalla qualità del gioco espresso che non è ancora certamente di alto livello. Abbiamo capito che il lavoro di Toscano è molto in profondità, con una cura quasi maniacale della fase difensiva e poi la ricerca di brillantezza progressivamente negli ultimi 30 metri, quando tutti gli effettivi tra trequartisti e attaccanti saranno in uno stato di forma consono all’idea di gioco che ha in testa l’allenatore. Prestazione assolutamente positiva in termini emotivi e assolutamente piacevole la trama che ha sviluppato l’azione del gol vittoria di Lunetta”.
“Toscano ha praticamente ruotato tutti gli effettivi a disposizione nelle zone più avanzate del campo, cambiando di partita in partita la coppia di trequartisti, il centravanti, adottando varie soluzioni in corso d’opera, però è evidente che il Catania non ha ancora quel quid di brillantezza per essere incisivo e prolifico nella zona in cui conta esserlo. Ma aver messo le basi attraverso la solidità difensiva non può che essere il miglior viatico in vista della ricerca di questa brillantezza in più”.
“La classifica ci dice che il girone C è equilibratissimo, a testimonianza di un livellamento molto più marcato rispetto agli altri. Ogni ragionamento sulla classifica dovrà essere spostato ad almeno novembre. Faccio notare che il Catania ha affrontato finora squadre che occupano la parte sinistra della graduatori, probabilmente hanno un peso specifico maggiore i punti ottenuti dai rossazzurri rispetto allo stesso punteggio in classifica”.
“Adamonis? Sul campo con i fatti ha cancellato quel senso di perplessità che avevamo avuto in occasione del debutto a Giugliano, mostrandosi pronto e molto concentrato. Lo aveva fato intravedere già col Cerignola, ma contro il Monopoli ha messo la firma sulla vittoria, soprattutto in occasione del colpo di testa di Yeboah realizzano di fatto un gol, una parata che vale due punti. Anche nelle uscite ho apprezzato il coraggio in alcuni momenti caldi, specialmente sulle pale inattive. Il coraggio di venire fuori dall’area piccola per prendere il pallone facendo anche leva sulla sua considerevole stazza. Ci sono degli elementi che lasciano presagire un progresso di condizione per un portiere che ha avuto un infortunio durante il ritiro, rallentando dunque l’ascesa verso la sua miglior condizione, rispondendo ben presente. Non può che migliorare con il passare delle partite, in attesa che Bethers torni a disposizione. Sarà una bella competizione tra i due“.
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