Alcune riflessioni sul Catania da parte di Enrico Musumeci, presidente della Meta Catania – società che ha vinto il primo scudetto siciliano nel futsal – ospite della trasmissione ‘Futura Gol’, a cura di Futura Production:
“La classifica sorride al Catania, tra l’altro è un campionato combattuto. A parte il Taranto, poi ci sono tutte le altre squadre a distanza di pochi punti, questo fa capire quanto è difficile vincere il campionato e mantenere l’alta classifica. Gare su campi come Caserta le puoi facilmente perdere, invece si nota la mentalità del mister, il lavoro sul campo di squadra e dirigenza, i ragazzi a Caserta non hanno mollato di un centimetro e, dopo avere aspettato il momento giusto per colpire, hanno chiuso con serenità il risultato. Seconde me questi sono segnali positivi che il Catania ha inviato”.
“E’ fondamentale avere un allenatore importante. E’ colui che trae il meglio dai propri giocatori e riesce a far giocare la squadra in base al modulo dell’avversario, cerca sempre d’imporre il proprio gioco. Secondo me quest’anno c’è un grande allenatore sulla panchina del Catania e si vede. E’ tangibile la mano del tecnico che cura l’orchestra”.
“Il sistema di gioco di Toscano richiede alta intensità, grinta, molta tecnica e tattica, pressing, va molto sulle ali. Per il modo di giocare del Catania difesa, centrocampo e attacco devono muoversi in maniera compatta. Per fare questo non puoi sbagliare, devi avere il tempo di assimilarlo bene e la condizione fisica ideale per poter sviluppare il gioco. Siamo ancora agli inizi ma sono ottimista, perchè già si vede tanto. Considerando le difficoltà incontrate in estate sul mercato e gli infortuni riportati, secondo me il bello deve ancora venire“.
“D’Andrea e Inglese sono due giocatori diversi. Inglese è il classico attaccante, ha tanta esperienza. Anche lui è partito in ritardo e ha bisogno di acquisire la forma migliore e abituarsi a questo campionato. D’Andrea e Montalto riescono a creare spazio, gioca chi sta bene e dipende anche dal tipo di partita che vuole fare il mister“.
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