Tra luci ed ombre il Catania ieri ha pareggiato allo “Zaccheria” di Foggia in una giornata particolare, nel ricordo dei tre ragazzi morti in un tragico incidente stradale mentre viaggiavano a seguito della squadra pugliese. In un clima surreale i ragazzi di Mimmo Toscano hanno messo in mostra pregi e difetti già riscontrati in altre occasioni nel corso dell’avvio di questa stagione.
I rossazzurri hanno dovuto incassare due scoppole (e mezza, con il rigore parato a D’Andrea) prima di svegliarsi – anche grazie alla verve portata in campo dai subentrati dalla panchina – e pareggiare una partita comunque complicata. L’avevano preparata bene gli allenatori delle due compagini.
Questo era un esame di maturità di cui l’esito potrebbe essere riassunto nella formula: “Catania bravo ma non si applica quanto dovrebbe”. In particolare adesso si dovrà lavorare sull’approccio alle partite, a volte steccato da Castellini e compagni, inoltre – pur comprendendo il disagio dovuto ai tanti infortuni – alcuni elementi della rosa al momento appaiono insostituibili: Inglese e Lunetta sono stati il faro della rincorsa etnea di ieri pomeriggio. Davanti il mercato – come risaputo da tutto l’ambiente – ha portato ciò che era possibile portare in una fase finale della sessione in cui alcuni calciatori ricercati dal ds Faggiano si erano già accasati altrove.
Non è il caso però di processare adesso elementi dell’organico, semmai bisogna spingere quei calciatori ancora non perfettamente funzionali alla finalizzazione delle azioni a crescere di settimana in settimana, arrivando ad essere anche loro determinanti nell’aiutare la squadra a raggiungere il risultato. Il tutto con la speranza da parte dello staff tecnico di recuperare al più presto alcuni degli elementi assenti in mezzo al campo. Anche l’assenza di Carpani ieri si è fatta sentire.
Il calendario adesso mette davanti al Catania il Latina, la Turris e poi il Messina. Un trittico che – per rimanere ancorati alla zona alta della classifica del girone C di Serie C – deve portare in casa rossazzurra bottino pieno. Il Benevento corre, ma attenzione al calendario, che ha visto il Catania affrontare già quasi tutte le realtà che oggi occupano la “parte sinistra” della graduatoria, mentre i beneventani devono ancora giocare diversi scontri diretti. Non è neanche il tempo delle tabelle, ma entrando nel vivo dei giochi è chiaro che diventi sempre più importante non perdere terreno e rosicchiare punti. Ecco perché il pareggio di ieri è da leggere positivamente: “Quando non puoi vincere, devi quantomeno evitare di perdere”.
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