“Il capitombolo al Massimino è difficile da digerire specialmente perchè il Catania aveva sempre dato segnali di rivalsa, non solo a Foggia, gestendo i momenti critici con una reazione che domenica contro il Latina non c’è stata. Sulla prestazione collettiva poco da dire, perchè la sconfitta è meritata. Se non ci fosse stato quell’errore da parte del miglior giocatore della difesa, Di Gennaro, avremmo commentato un pareggio meno doloroso per classifica e morale. Invece è arrivato un ko dopo i cinque risultati utili interni e lo zero nella casella dei gol subiti tra le mura amiche”, riporta La Sicilia.
“Il vantaggio è che il Catania tornerà in campo giovedì con una rabbia agonistica tale da affrontare la Turris per cancellare la sconfitta e i cattivi pensieri che si trascina uno 0-1 casalingo contro un Latina che aveva cambiato guida per risollevarsi dal terzultimo posto”, si legge. “Bisognerà gestire il momento, coscienti che in attacco non ci si può affidare soltanto a Inglese. Servono reazioni e concretezza da parte di chi va in appoggio o da parte di chi subentra, come Montalto, che non ha ancora ripetuto il percorso della stagione passata”, evidenzia l’articolo di Giovanni Finocchiaro.
Senza Di Tacchio, Sturaro e De Rose in mezzo al campo, “il Catania deve ancora affinare alcuni movimenti e portare il reparto avanzato a funzionare come si deve”. Lo schiaffo col Latina “serve a far comprendere a tutti i giocatori – che comunque lo sanno già – che bisogna sempre restare lucidi e mai adeguarsi. Mai abbassare la guardia quando un avversario si chiude a riccio e tenta di ripartire. Facciamo che è stata una lezione, ma ci si deve riprendere senza drammi definitivi, senza catastrofismi e con la fiducia che il pubblico al Massimino ha dato alla squadra fino alla fine”.
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