“Chi subentra, segna. Non è più una coincidenza, non lo è mai stata. Perchè in quattro partite differenti i cambi di Toscano portano il Catania in rete e, di conseguenza, ad aggiungere punti in classifica. I cinque cambi, sfruttati al meglio dal Cannibale, hanno spesso cambiato il volto al match. Mosse studiate, a volte frutto di necessità. Ma chi va in panca non s’accomoda e sbadiglia. Segue e si tiene pronto”, riporta La Sicilia.
“Chi ha beneficiato di questi momenti limitati nel tempo, facendo tesoro di esperienza e voglia di incidere, è Roberto Inglese. I suoi subentri nei confronti con Juve NG, Casertana e Foggia hanno poi portato il Catania a conquistare sette punti proprio nei tre confronti in cui il centravanti è andato a segno”, si legge. Tra i gol realizzati da subentranti viene citato anche Quaini, un jolly che fa comodo anche a Toscano “che lo ha utilizzato in mediana o in difesa a seconda delle esigenze”.
Il Catania ha perso sul campo del Giugliano ma “il gol di Verna ha acceso le ambizioni di un risultato impossibile, così come il 3-2 di Montalto su rigore. Se la gara fosse durata ancora dieci minuti, il Catania avrebbe vinto”. A Caserta “è esploso Jimenez, ribattezzato Kebab dai tifosi perchè poi di nome fa effettivamente Kaleb. L’ex Atalanta in 20 minuti ha segnato a Caserta e ispirato il gol di Inglese. Toscano, poi, l’ha confermato dal primo istante anche in casa contro l’Altamura e il ragazzo ha fatto bene. A Foggia non è entrato in gara come sa fare. Capita”.
Allo ‘Zaccheria, “altro muro scavalcato grazie anche a un gol di chi è subentrato (Inglese) e alla prodezza di Di Gennaro, che non perdeva tempo per esultare correndo verso il centrocampo col pallone sotto il braccio: quasi un fotogramma di un calcio romantico che premia chi ha il senso di appartenenza e lotta fino all’ultimo respiro”, evidenzia l’articolo di Giovanni Finocchiaro.
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