“Oggi il club che Pelligra ha rifondato dalla Serie D portandolo di nuovo tra i professionisti prende una nuova rincorsa dopo la poderosa ricostruzione estiva, superando imprevisti, un black out economico che aveva bloccato il mercato sul più bello”, riporta La Gazzetta dello Sport.
“Eppure adesso il Catania lotta al vertice. I numeri spiegano tanto, ma non tutto: cinque vittorie (tre di fila), sei gare finite senza beccare gol, nove giocatori diversi andati a segno, appena cinque gol subiti. E, a supporto, una media di 18 mila spettatori per le gare interne: roba che molti club di Serie A non possono vantare. Il Massimino, uno dei templi del calcio italiano, oggi spinge la squadra ogni oltre immaginazione con coreografie da massima categoria”, si legge.
“Dopo nove turni, il Catania è a -2 dal primo posto nonostante il punto di penalità. Eppure gli attaccanti sono arrivati alla vigilia dell’esordio in C e Toscano ha dovuto inventare un falso 9 come Lunetta che è un esterno di centrocampo; dopo le prime gare si sono infortunati Di Tacchio e Sturaro, l’asse portante del centrocampo. Si è fermato un altro mediano come De Rose. Mai un riferimento che potesse servire come alibi: “I problemi si affrontano e si risolvono” il motto di Toscano”, evidenzia il quotidiano.
“E, poi, c’è la componente umana. Nei giorni in cui il ds Faggiano ha dovuto affrontare un problema di salute, tutti si sono stretti al direttore e non solo per riconoscenza per il lavoro che sta portando avanti. C’è affetto, c’è un rapporto che è nato adesso ma che sta strutturando il Catania: “Direttore lotta insieme a noi” lo striscione esposto allo stadio in occasione del successo sull’Altamura. Il sogno di arrivare in fondo al tunnel oggi sembra finalmente possibile”, sottolinea l’articolo di Giovanni Finocchiaro.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***