Dopo avere pubblicato la prima parte dell’intervento di Matteo Di Gennaro, difensore del Catania andato a segno a Foggia fissando il 2-2, ai microfoni di Telecolor – nel corso della trasmissione ‘Corner’ – l’ex Carrarese si sofferma anche su altri aspetti legati al campionato, alla squadra e società rossazzurra:
“Castellini giovane capitano? Non conta l’età. Ragazzo d’oro che lavora sodo, è giovane ma un esempio per il gruppo essendo anche molto mentalizzato. E’ quasi pronto per fare il salto in categorie superiori per qualità e spessore umano. In una squadra fatta di giocatori importanti, a prescindere dalla presenza del capitano conta soprattutto che ognuno faccia la propria parte all’interno del gruppo. Lui è qui da tre anni, meritando la fascia per le cose ottime che ha fatto a livello calcistico e umano. Noi più grandi dobbiamo aiutarlo a diventare un campionato ancora migliore, ha le qualità per farlo“.
“Luperini? La carriera parla per lui. Sembra che il giocatore non stia facendo benissimo perchè mancano assist e gol, ma si sta ammazzando di lavoro. Spesso il lavoro sporco di tanti giocatori non si vede ed invece è fondamentale, noi lo percepiamo, Luperini è abituato a fare gol e assist, quando arriveranno ci porteranno ancora più punti. Inglese? E’ un giocatore che non scopriamo oggi, faceva la differenza in B ed A, poi problemi fisici gli hanno fatto perdere un pò il terreno. Non c’entra nulla con la C se sta bene, attaccante che ti fa girare la squadra, calcia in un certo modo”.
“Faggiano? Lo aspettiamo. La sua presenza al campo si fa sentire, la sua assenza ancora di più. Anche lui c’entra poco con questa categoria, ha lavorato in serie superiori facendo bene dappertutto, persona fantastica, uomo prima che direttore. Si può parlare di tutto con lui e ti aiuta in qualsiasi modo. I suoi successi parlano per Faggiano. Toscano? Il mister è un bel martello. Allenatore che pretende tanto, i suoi modi di lavorare hanno portato risultati in carriera, dimostrano che ha ragione. E’ uno che tiene tutti sul pezzo”.
“Grella? Ha molto carisma. Forse è ancora molto calciatore per mentalità perchè fa il dirigente da un paio d’anni. Capisce molto l’aspetto del calciatore, ti aiuta tanta trasmettendo anche al direttore quel carisma e quella grinta, quel modo di fare che portava nello spogliatoio. E’ molto preparato. Pelligra? Il presidente ha preso una piazza calcisticamente fallita e, passo dopo passo, con i giusti tempi sta facendo le cose nel modo giusto. L’anno scorso è andata un pò male ma ha investito tanto, non si può dire che non abbia messo tutto se stesso e continua a farlo”.
“Il blackout del 9 agosto? Può capitare un piccolo ritardo, tutti possiamo sbagliare. La dirigenza ci ha sempre tenuto tranquilli, rassicurandoci che poi avremmo avuto tutte le certezze del caso e quanto ci hanno detto è sempre stato rispettato. C’è da stare sereni quando lavori con professionisti di questo calibro. Potevo capire se ci avessero tolto tanti punti, ma un punto di penalizzazione non ci ha spostato minimamente, lo ha dimostrato la prestazione fatta subito con l’Altamura. Siamo una squadra talmente preparata che per uomini e giocatori che compongono il gruppo non ci scalfiscono queste cose. Noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada”.
“Ci aspetta un finale di mese importante dove cercare di vincere tutte le partite per rimanere attaccati al treno, peraltro in un lasso di tempo molto breve, ma ci organizzeremo per arrivare pronti agli appuntamenti, sapendo di avere una rosa ampia. A cominciare dalla gara di domenica col Latina. L’errore più grande – che non faremo sicuramente per la preparazione che abbiamo – è sottovalutare l’avversario nerazzurro. Quando ci sono difficoltà e viene cambiato l’allenatore si muove sempre qualcosa. Gara pericolosa contro una squadra che ha giocatori di valore, verranno qui e proveranno a fare la partita della vita perchè per tutti loro fare risultato a Catania vale doppio. Dobbiamo avere lo stesso atteggiamento di tutte le gare giocate in casa, cercando di sistemare quelle piccole imprecisioni. Chi temo di più tra Benevento, Avellino e Trapani? Temo di più noi perchè so qual è la nostra forza. Le squadre citate sono di valore, si giocheranno il campionato fino in fondo come vorremmo fare noi, ma pensiamo unicamente a noi stessi”.
Sturaro? Giocatore importante con qualità importanti, manca, come ogni giocatore attualmente infortunato. Gli stessi Di Tacchio e De Rose hanno una carriera lunga, vissuta disputando campionati importanti, Sturaro ha giocato addirittura in Champions. Ci stava facendo comodo per le prestazioni fornite, ci dispiace per l’infortunio perchè si stava un pò riscattando da tante critiche ingiuste ricevute la scorsa stagione. Ci manca in termini di leadership, carisma e calciatore. Speriamo che torni presto in gruppo. D’Andrea? Non va giudicato per il rigore sbagliato a Foggia. E’ un giocatore che si sbatte, si dà da fare, dopo l’episodio del rigore ha fatto più di quello che stava facendo prima”.
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