Nel corso di ‘A Tutta C’ su TMW Radio, trasmissione dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto il difensore e capitano del Catania Alessio Castellini:
“L’anno scorso non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo prefissato. Quei 7 minuti di Avellino sono stati pesanti da accettare nei giorni seguenti ma non ci siamo pianti addosso, ripartendo con un’ottima mentalità ed i risultati stanno parlando per noi. Lavoriamo giorno per giorni su determinati movimenti e situazioni di gioco, lo facciamo insieme da pochi mesi. Non è semplice soprattutto a seguito delle defezioni che abbiamo avuto, anzi ne approfitto per augurare una pronta guarigione ai ragazzi infortunati, che sono importanti e le carriere parlano per loro. In generale c’è un mix di giovani e ‘anziani’ che dà i suoi frutti, tenendo alta la tensione alta in tutti i momenti della partita“.
“Nonostante gli infortuni a centrocampo ci siamo adattati, adesso giochiamo con un 3-5-2 e due mezzali che sono molto di spinta. Non era semplice reagire anche agli infortuni, lo stiamo facendo bene, imparando i meccanismi di gioco richiesti da un allenatore che non lascia nulla al caso e cerca sempre di migliorare tutti i giorni”.
“Adamonis e Bethers? Sono due portieri molto bravi, sia con i piedi che in termini di concentrazione. Non subiamo tantissimo, ma quando c’è la necessità si fanno trovare sempre pronti ed è una caratteristica molto importante che non appartiene a tutti i portieri. Noi lavoriamo molto sulla fase difensiva, più ci conosciamo e più i risultati continueranno ad arrivare. I ‘clean sheet’? Danno fiducia, senza fiducia non giochi con la testa libera, invece avendo la fiducia di tutta la squadra e sapendo che hai una difesa forte, è più semplice. La fase difensiva parte dagli attaccanti, se pressano gli avversari in un certo modo anche noi difensori riusciamo ad essere più efficaci, leggendo meglio le situazioni”.
“Il mister cerca sempre di tenerci sul pezzo, quando siamo in vantaggio ancora di più perchè basta un attimo per prendere gol e farsi ribaltare il risultato. Stiamo cercando di rendere questo aspetto un punto di forza. Io con la fascia da capitano? Bellissima sensazione. Non la vedo come un peso ma rappresenta un senso di responsabilità in più, uno stimolo per fare ancora meglio. Capisco quando si parla di pressione, perchè giocare in casa davanti a tanti spettatori per certi versi non è semplice, ma dobbiamo fare in modo che i 18mila allo stadio siano un punto di forza in più per noi, portando i tifosi dalla nostra parte, caricando l’ambiente con le nostre giocate. Cerchiamo di cavalcare l’entusiasmo continuando su questa strada”.
“Spero di riprovare la sensazione di segnare al ‘Massimino’ perchè ti dà una scarica di adrenalina molto importante sentire il tuo nome scandito da tutto lo stadio. Mio zio? Abbiamo sempre lavorato insieme, mi ha insegnato assieme alla mia famiglia di lavorare sodo perchè poi i risultati arrivano. E’ sempre disponibile per darmi qualche consiglio nella gestione di certe situazioni dentro e fuori dal campo. Lavora tramite la TMP Soccer di Tullio Tinti, che poi è l’agenzia dei miei procuratori, sono costantemente in contatto con lui e questo mi aiuta molto”.
“Foggia-Catania? E’ una partita molto sentita dalle tifoserie. Dispiace per quanto successo ai tre tifosi del Foggia di ritorno da Potenza. Anche per questo motivo il clima non sarà semplice. Noi in generale prepariamo la partita basandoci soprattutto su noi stessi. Studiamo un pò anche l’avversario, come andarli a prendere, eccetera ma non credo che cambieremo modo di giocare. Faremo la nostra partita”.
“Squadra a segno con tanti giocatori diversi? Abbiamo tantissimi giocatori validi in tutti i ruoli, soprattutto in attacco c’è gente che anche nelle ultime stagioni ha sempre fatto gol, andando in doppia cifra. Sono tutti calciatori importanti, chi gioca anche solo pochi minuti sa benissimo che deve dare il 100% perchè poi sono pronti altri compagni a subentrare e fare ancora meglio”.
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