A MENTE FREDDA – Nel mirino la terza vittoria di fila al “Massimino”, il salto di qualità passa dalle gare esterne

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foto Catania FC

Il Catania c’è. A pochi minuti dal 90′ stava per materializzarsi allo “Zaccheria” la seconda sconfitta in campionato. Sembrava un pomeriggio amaro per i colori rossazzurri. Sembrava, appunto. Perchè il Foggia, in un contesto ambientale molto particolare, era avanti di due reti. Non il solito Catania, al cospetto di un avversario che ha sfruttato gli errori e le imprecisioni della squadra di Toscano, la quale non era neanche riuscita a trasformare un calcio di rigore con D’Andrea. Tuttavia i segnali di crescita che ha sempre ravvisato il mister dall’inizio del campionato, hanno dato conferma ulteriore di un aspetto che sovente fa la differenza in questa categoria: il carattere.

Un gruppo di uomini, che nelle difficoltà ha saputo compattarsi, credendo fino alla fine nella possibilità di pareggiare i conti, provando addirittura a ribaltare completamente il risultato in extremis. Da 2-0 a 2-2, gonfiata la rete rossonera tra il minuto 86 ed il 93′. Cambi per l’ennesima volta azzeccati, Inglese che comincia a segnare con una certa regolarità e prima rete rossazzurra di Di Gennaro, firmando un gol da attaccante vero, lui che di ruolo è difensore.

E’ andata bene così. Quinto risultato utile consecutivo, 11 punti incamerati nelle ultime cinque partite per il Catania. E’ aumentato leggermente, invece, il distacco dalla vetta: Benevento a quota 22 punti, Catania a 18. Sanniti quattro lunghezze avanti, una distanza tutt’altro che incolmabile ma che, al momento, evidenzia come la formazione di Auteri si faccia preferire ai rossazzurri per numero di vittorie (7 contro 5), gol fatti (ben 24 contro 14) e subiti (5 contro 7). Il Benevento, però, è anche la squadra che il Catania ha battuto nello scontro diretto giocato al “Massimino”.

Il dato che risalta maggiormente si riferisce al rendimento casalingo ed esterno delle due squadre. I beneventani non hanno finora sbagliato un colpo tra le mura amiche, vincendo tutte le gare interne (5), a differenza degli etnei che hanno riportato tre vittorie e due pareggi. Ultimamente però il Catania ha migliorato lo score ai piedi dell’Etna e, adesso, insegue il terzo successo di fila in casa. Lontano dal “Massimino” i ragazzi di Toscano hanno raccolto sin qui 8 punti in 5 partite, uno in più del Benevento. Per entrambe le squadre la vera svolta passa dagli incontri esterni.

Focalizzando l’attenzione sul Catania, la solidità difensiva è del tutto evidente nei match casalinghi (zero reti subite), mentre fuori casa l’Elefante, oltre ai 7 gol al passivo, ha sfiorato a Foggia il secondo ko dopo il 3-2 di Giugliano che grida ancora vendetta per le tante occasioni sciupate là davanti. Questione di equilibri che il Catania pare stia trovando con molta più facilità in casa. Ma c’è tutto il tempo per rimediare in trasferta, aspettando anche il recupero degli infortunati ed i progressi degli altri attaccanti in rosa.

Ora la testa è interamente rivolta al match di domenica con il Latina, ritrovando l’affetto e la spinta dei soliti 18mila del “Massimino”. Confidando nell’applicazione e nella disponibilità di un gruppo già affiatato e che ragiona di gara in gara con il ‘Noi’, base primaria di ogni successo.

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