VERSO GIUGLIANO-CATANIA: conosciamo meglio la squadra di Bertotto

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Una carriera con oltre 400 presenze da calciatore tra i professionisti, in larghissima parte vissuta in Serie A. Valerio Bertotto nel 2012 ha intrapreso la carriera di allenatore guidando l’Under 20 azzurra Lega Pro, per poi proseguire sulle panchine di Pistoiese, Messina, Bassano Virtus, Viterbese e Ascoli prima di approdare a Giugliano, dove ha preso il posto dell’esonerato Raffaele Di Napoli all’inizio della scorsa stagione. Il cambio di passo è stato notevole, portando i tigrotti in zona playoff.

Quest’anno il Giugliano ha confermato Bertotto alla guida tecnica della squadra, che nelle prime 4 giornate di campionato ha incassato 5 punti frutto di 3 reti all’attivo, 4 al passivo, 1 vittoria, 2 pareggi (uno dei quali ad Avellino) ed 1 sconfitta, quella recente sul campo dell’Audace Cerignola dove ha concluso il primo tempo in vantaggio, sfiorando anche il raddoppio, per poi capitolare nella ripresa.

Il tecnico torinese va avanti sulla base del 4-3-3, trasferendo ai propri calciatori l’idea di sviluppare una buona organizzazione di gioco creando una certa alchimia tra giocatori esperti e tanti giovani in rampa di lancio. Anche domenica ci si attende dal Giugliano un 4-3-3 propositivo. Caldore è il leader del reparto arretrato, esperto, abile anche ad impostare da dietro. Il terzino destro Valdesi è uno dei profili giovani di maggior pregio per doti fisiche, tecniche, ma soprattutto tattiche. Sulla corsia di sinistra si registrano le doti di spinta di Oyewale. Ma in generale è una squadra che spinge tanto sulle fasce, il Giugliano.

A centrocampo si registra un mix di quantità e qualità, Giorgione e De Rosa completano un buon assortimento con Maselli, classe 2001 che spicca per personalità e intelligenza in mezzo al campo. Sulla linea d’attacco Ciuferri possiede caratteristiche molto importanti. E’ un 2004 di talento, scuola Roma, qualche addetto ai lavori vede in lui addirittura il nuovo Dybala. Forza fisica e facilità di saltare l’uomo fanno parte del repertorio della punta 25enne Moussadja Njambe, tra i più pericolosi presenti in organico.

Ha segnato 2 gol in questo avvio di campionato, stesso numero di reti dell’attaccante classe 2004, scuola Torino, Cristian Padula, dotato di visione di gioco, potenza e tecnica. C’è la possibilità d’impiego del 20enne Michele Masala, mancino naturale molto tecnico, o di un’altra giovane promessa, il 21enne esterno offensivo Giuseppe D’Agostino, cresciuto nelle giovanili del Napoli. Attenzione al suo scatto, è dotato di un buon dribbling, abile sia a giocare col destro che con il mancino, potendo adattarsi anche come seconda punta o falso nove all’occorrenza.

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