STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Catania squadra assolutamente nuova, serve tempo. Quest’anno tanti leader in campo”

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Il giornalista Alessandro Vagliasindi, ai microfoni di Telecolor nel corso di ‘Anteprima Corner’, fa alcune considerazioni sul pareggio casalingo riportato contro il Picerno individuando la differenza più marcata rispetto al Catania della passata stagione soffermandosi, poi, sull’importanza di una figura come Di Gennaro per il reparto difensivo rossazzurro:

“Vedo più meriti del Picerno che demeriti del Catania. Sul piano dei contenuti della gara, il campo ha detto che il Picerno è ancora imbattuto con merito. Meritando anche di vincere siglando 4 gol all’Avellino e 3 al Trapani in trasferta. E’ l’espressione di una squadra collaudata. Se andiamo a scorgere la distinta delle due formazioni scese in campo sabato, nell’undici titolare il Picerno aveva 9 giocatori della scorsa stagione. Nella distinta del Catania su 23 calciatori a disposizione, invece ben 9 erano giocatori arrivati nell’ultima settimana di mercato. Rappresentano un fattore, perchè è chiaro porre l’accento sulla difficoltà di portare in linea omogenea il gruppo alla stessa condizione con gli stessi automatismi“.

“Ci può stare contro un avversario così organizzato che il Catania abbia incontrato delle difficoltà, peraltro accentuate in qualche modo dalle tre varianti che Toscano ha proposto rispetto all’undici di Biella. Due per necessità d’infortunio (Di Tacchio) e squalifiche (Ierardi), l’altra come scelta per portare a miglior condizione questi giocatori arrivati nell’ultima settimana di mercato tra cui Inglese, schierato dall’inizio”.

Ci vuole tempo. La squadra è assolutamente nuova, ricostruita dalle fondamenta. Ci può stare che a prestazioni brillanti come quella col Benevento e Biella possa seguire una prestazione magari al di sotto delle aspettative della vigilia, ripeto più per merito del Picerno che demerito del Catania, con in più la direzione arbitrale caratterizzata dagli errori e dall’atteggiamento del sig. Ubaldi. Anche perchè se concede il rigore a 5′ dalla fine il Catania molto probabilmente porta a casa i tre punti e oggi staremmo discutendo di altro, ma senza tralasciare le considerazioni fatte in precedenza”.

“La scorsa stagione si faceva davvero fatica a trovare un leader in campo nel Catania. La sensazione era che tutti facessero il compitino e il pallone che scotta non si proponevano per gestirlo. Quest’anno invece partendo da Sturaro e andando anche su altri elementi – penso a Di Gennaro, Verna, Di Tacchio, Luperini – sono calciatori che certamente vestono i panni del leader e rendono meno complicata la gestione della partita nelle fasi più calde. La grande differenza che scorgo tra il Catania dell’anno scorso è proprio nella presenza di molti leader che facilitano il compito degli altri compagni di squadra e dello stesso allenatore”.

Di Gennaro è il simbolo della graniticità del reparto difensivo, ha sempre interpretato perfettamente il ruolo di leader nella difesa con prestazioni poco appariscenti ma molto, molto concrete. E’ stato un baluardo della Carrarese di Calabro vincendo i playoff, lui che ha messo a referto 38 presenze con 4 reti lo scorso anno, peraltro segnate tutte nelle gare esterne. C’è la possibilità di intravedere l’abilità sui calci piazzati e nelle palle inattive che può diventare un fattore“.

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