Più di 20 minuti di campo per il primo, giusto qualche minuto il secondo. Parliamo rispettivamente di Filippo D’Andrea e Adriano Montalto, attaccanti in forza al Catania. La società rossazzurra ha azzerato il reparto offensivo rispetto alla passata stagione. Via Cicerelli, Peralta, Costantino, Di Carmine, Marsura, Costantino, Cianci, Chiarella (più Chiricò fuori lista); dentro Jimenez, Lunetta, Stoppa, Inglese ed i già citati D’Andrea e Montalto. A questi aggiungiamo Carpani e Luperini, centrocampisti con prevalenti doti offensive.
Là davanti ha cambiato tutto il direttore Faggiano, mettendo a disposizione di Toscano calciatori con caratteristiche differenti, da sfruttare a seconda del contesto di gara e dell’avversario di turno. L’ex allenatore del Cesena in questo avvio di stagione ha dovuto fare a meno della quasi totalità degli attaccanti. Contro il Picerno sono subentrati D’Andrea e Montalto, che hanno bisogno di tempo per acquisire una condizione ottimale. Giocando per acquisire minutaggio ed assicurare piena efficienza in un settore del campo chiamato a finalizzare la mole di gioco prodotta da difensori, centrocampisti ed esterni.
D’Andrea viene da un campionato strepitoso vissuto con la maglia dell’Audace Cerignola, firmando 16 reti che lo hanno reso il migliore finalizzatore della manovra pugliese. Montalto, invece, di gol ne ha siglati 12 rivelandosi il vicecannoniere della Casertana, alle spalle dell’ex Catania Curcio. Entrambi i neo acquisti rossazzurri portano in dote qualità e confidenza con il gol. Montalto, centravanti di professione, aggiunge un tasso di esperienza maggiore. D’Andrea invece è 12 anni più giovane e può ricoprire tutti ruoli del reparto d’attacco. A Toscano ed alla squadra il compito di supportarli al meglio sul rettangolo verde, in attesa di vedere all’opera anche il trequartista Jimenez.
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