QUI CATANIA: dalla difesa all’attacco, la duttilità arma in più della squadra di Toscano

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foto Catania FC

Si è parlato tanto in questo avvio di stagione di due preziosi elementi emersi dal Catania di Toscano: solidità difensiva e compattezza. Aspetti primari su cui lavora intensamente mister Toscano con il suo staff, riscontrando l’applicazione di una squadra che sin dal primo giorno segue fedelmente le indicazioni. Sono state poste le basi per costruire qualcosa d’importante, servono ulteriori conferme nelle prossime partite affilando sportivamente le armi. Tra queste spicca la duttilità.

Potrebbe essere questa la vera arma in più per l’ex allenatore del Cesena, che può contare su organico variegato, in possesso delle caratteristiche funzionali alla filosofia calcistica di Toscano, tecnico che non si è mai fissato sull’importanza dei moduli di gioco ritenendoli essenzialmente numeri. Del resto conta molto di più la capacità di occupazione degli spazi. Che può variare a seconda delle peculiarità dell’avversario e del contesto di gara.

Non tutte le partite sono uguali, c’è bisogno del contributo di tutti all’interno di un sistema in cui apportare le necessarie modifiche quando la situazione lo richiede. Ecco che la parola duttilità è fondamentale, potendo cambiare pelle nell’arco dei 90 minuti. Dalla difesa all’attacco, gran parte dei giocatori scelti dalla società rossazzurra hanno questa predisposizione ad occupare porzioni di campo differenti.

A proposito della retroguardia, ad esempio, si è detto che le coppie di difensori centrali non sono da considerarsi al completo. Ma soltanto in linea teorica. All’occorrenza, infatti, Castellini può giostrare sia al centro che in fascia. Raimo non ha ancora esordito ma, se serve, può agire nella corsia laterale o giostrare come braccetto di destra. Si è alzato il livello del prestazioni di Anastasio, esterno mancino rivelatosi efficace sabato scorso anche da braccetto sinistro.

Catania-Picerno ha confermato anche la duttilità di Quaini, autore di una buona prova sia nel terzetto di difesa che nel momento in cui Toscano gli ha chiesto di far girare palla più avanti, in mezzo al campo. Sturaro ha dimostrato di sapersi sacrificare anche sulla trequarti. Di Lunetta stiamo apprezzando la disponibilità ad applicarsi nelle vesti di esterno a tutta fascia, punta centrale, trequartista o seconda punta senza problemi.

D’Andrea, che si è di recente ristabilito da un infortunio, può occupare tutti i ruoli offensivi. Anche la duttilità di Carpani e Luperini, di Jimenez e Stoppa sarà utilissima alla causa rossazzurra lungo il percorso. Serve ancora tempo per oliare i meccanismi, ma in casa Catania si lavora sodo per ottimizzare il potenziale a disposizione.

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