C’era attesa per la conferenza stampa del presidente Rosario Pelligra, al quale era stato chiesto di fare chiarezza su vari aspetti. Riportiamo di seguito le parole del numero uno rossazzurro:
“Il campionato ha avuto un avvio positivo con un pareggio fuori casa, quest’anno vogliamo fare ancora meglio rispetto alla passata stagione. L’investimento Catania per noi come azienda è a lungo termine, non qualcosa a brevissima scadenza. Ho lavorato sodo accompagnato dal mio team di supporto, in particolare due membri dello staff che non sono stati ancora ufficializzati, Joseph Carrozzi e David Tucker che mi hanno sostenuto non solo sul piano sportivo ma anche aiutandomi a prendere delle decisioni con tutto il CdA, anche in ottica futura su aspetti che non avevamo considerato in precedenza. Sottolineo in particolare il contributo di Tucker che in passato ha collaborato anche con il Manchester United, uno dei club più importanti al mondo, e la Nike”.
“Sono proprietario di un certo numero di società sportive in giro per il mondo ma la connessione che ho con il Catania ed il vice presidente Grella va oltre il legame che ho con qualsiasi altro club. Con Grella ci sentiamo 2-3 volte al giorno, mattina, sera o notte non importa. Sto al telefono più con lui che con mia moglie (sorride, ndr). Io sono sempre consapevole di quel che accade al Catania perchè ho interesse non solo sotto il profilo imprenditoriale ma anche sul piano personale”.
“Il Catania come business ha al suo interno diverse squadre, settore giovanile, femminile, eccetera. Sono importanti come lo è la prima squadra. Va sottolineato che la nostra è un’azienda giovane, fondata soltanto poco più di due anni fa quando non c’era praticamente nulla. Continueremo a lavorare per restaurare il club, il suo nome, le sue fondamenta e poi ci focalizzeremo su nuovi progetti. Per noi è importante non solo il focus su Catania come società di calcio ma anche come città . Al momento opportuno effettueremo investimenti ulteriori, necessari a portare in alto il nome della squadra e di Catania. Lavorando spesso a Dubai, posso dire che i soldi non comprano tutto. Ci vuole tempo, strategia, servono le persone giuste e sono al mio fianco“.
“Cosa è successo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto? Si è trattato di questioni burocratiche relative alle garanzie prodotte in Australia. C’è stato un rallentamento causato da valutazioni errate dei consulenti che lavoravano – perchè non lavorano più con noi – in Australia. Ci siamo attivati affinchè la situazione si rasserenasse, qualcosa non ha funzionato. Noi vogliamo continuare a fare bene anche in futuro, stiamo lavorando per questo. Non abbiamo indetto alcuna conferenza stampa in quel periodo perchè lavoravamo duramente per la costruzione della squadra. Il nostro team aveva idee chiarissime su quanto deciso ed era abbastanza chiaro quanto scritto sui social, dunque si era ritenuto di non fare alcuna conferenza stampa in quel momento. Il silenzio c’è stato perchè io parlo solo quando la situazione è chiara, attendendo istruzioni dai miei collaboratori. Richiesta di chiarimenti da parte del sindaco e dell’assessore allo sport? Il mio telefono è acceso 24 ore su 24. L’assessore mi ha chiamato subito allarmato, chiedendomi cosa stesse succedendo, gli ho detto che tutto si sarebbe risolto ed è rimasto soddisfatto della mia risposta“.
“A che punto siamo con gli investimenti infrastrutturali? Torno a ripetere il fatto che quando abbiamo acquistato il Catania non c’era nessuna infrastruttura disponibile. Torre del Grifo era ed è tuttora in amministrazione, risiedevano problemi anche all’interno del Comune, non abbiamo potuto ottenere quello che desideravamo ma abbiamo le risorse, la voglia e il desiderio di investire nelle infrastrutture per assicurare al Catania FC strutture adeguate per allenarsi e fare bene”.
“Budget ridotto rispetto alla passata stagione? Siamo una società , non prendiamo come riferimento il budget dell’anno precedente. Noi stanziamo il budget che riteniamo necessario per affrontare la stagione in corso. L’obiettivo è di realizzare un club sostenibile, come imprenditore e presidente sono soddisfatto perchè al momento attuale abbiamo i giocatori e le persone giuste. Se spendi tanto ma non hai le persone giuste non sempre ottieni il risultato, invece è importante avere persone in possesso delle capacità di portarci in alto”.
“Ogni azienda che possiedo è una priorità per me. Catania FC e Blutec sono due cose assolutamente diverse, entrambe meritano investimenti prioritari e rispetto. Il Catania FC è stata finora l’azienda per la quale abbiamo speso di più, circa 15 milioni di euro e con orgoglio dico che non abbiamo nessun debito pur avendo speso questa cifra. Il budget viene stabilito in base a quel che serve. Se il D.S. mi dice che servono 10 milioni, io elargisco le somme in base alle esigenze presentate dal team. Vogliamo agire in modo oculato perchè non ha senso spendere tanti soldi, essere promossi e poi retrocedere l’anno successivo per problemi economici, ribadisco che vogliamo un club sostenibile”.
“Il calciomercato è complicato, con giocatori che arrivano e vanno via ma faccio i complimenti a Faggiano e Toscano nell’avere affrontato un periodo di grande stress. Grella non è stato in vacanza ad agosto, ha lavorato tantissimo per fare in modo che insieme al resto della dirigenza si mettessero nero su bianco gli acquisti necessari. Abbiamo costruito una squadra assolutamente competitiva, dal tecnico ai giocatori, sono ampiamente soddisfatto. La famiglia Pelligra insieme a me, Grella, Bresciano ed i nuovi membri dello staff abbiamo l’obiettivo di mettere su una squadra forte nel presente e per il futuro. Ho il desiderio di fare bene in questo club dedicando le mie risorse economiche ed energie per il Catania ma anche per una città che amo, del resto sapete quali sono le mie origini”.
“Possibile sinergia con le altre società sportive di cui sono proprietario? Ognuna di loro lavora in maniera indipendente dalle altre. Dal Catania al Perth Glory in Australia, passando per il business nel sud-est asiatico. Non nego che in futuro possa esserci una sinergia, ma le sinergie devono essere fatte per bene. Potenzialmente ci lavoreremo ma non rappresenta una priorità in questo momento“.
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