‘Storytime’, trasmissione in onda su Radio Canale Italia, racconta ed ascolta tutte le storie più interessanti dal territorio. Non poteva mancare quella di Filippo Leuzzi che, in compagnia del papà Vito, ha parlato dei motivi che lo hanno spinto alla creazione del canale social “Il calcio secondo Filippo”.
Filippo racconta: “Io da piccolo quando avevo 5-6 anni giocavo a calcio ma, per colpa di un malattia che si chiama morbo di Perthes, ho dovuto smettere. La mia passione per il calcio comunque c’è sempre, ho voluto aprire un canale YouTube dove faccio vedere il calcio dalla mia prospettiva, seguendo le gare da bordocampo. Del calcio mi piace quando fanno gol perchè tutti esultano ed è emozionantissimo”.
“Ho provato tante emozioni ma la più grande è stata il giro di campo fatto a Catania. Tutto è nato all’andata di semifinale di Coppa Italia Serie C, Rimini-Catania. Alcuni tifosi catanesi mi hanno regalato delle sciarpe, il giorno dopo ho pubblicato un video su Youtube dove li ringraziavo e si è scoperto che una sciarpa me l’ha regalata un ragazzino, Leonardo. Da lì i tifosi catanesi hanno voluto organizzare un nostro incontro a Catania”.
Il papà di Filippo aggiunge: “La prospettiva di Filippo è diversa da quella dei tifosi tradizionali in altri settori. Noi viviamo il calcio in qualsiasi stadio da bordocampo, siamo molto a contatto con giocatori, dirigenti e società, allora vivi anche la parte umana che c’è dietro i protagonisti. Dagli spalti vedi il giocatore, lo giudichi per la prestazione offerta. Quando li inizi a conoscere vedi che sono ragazzi che hanno dei sogni, delle ambizioni, delle delusioni, riesci a comprendere anche i momenti che stanno vivendo“.
“Quella di Catania è stata un’esperienza da brividi per tutta la famiglia, essendo state invitate anche mia moglie e mia figlia. Siamo andati a cena con i tifosi, allo stadio, e l’aspetto davvero molto, molto emozionante è stato che con queste persone viste per la prima volta era come se ci conoscessimo da sempre. Qualcosa di indescrivibile. Questa è l’essenza del calcio. A Catania abbiamo fatto il giro di campo con la sciarpa del Rimini ma rispettando l’avversario, poi quando c’è la partita ognuno tifa per la propria squadra”.
“La missione del canale è far vedere che il disabile può fare quello che vuole, nei limiti delle sue condizioni ovviamente. Viviamo in una società dove i preconcetti sono tanti e le barriere architettoniche enormi. Si vive il preconcetto che il disabile debba restare a casa, non a caso molti stadi non hanno un settore apposito. Noi con le nostre risorse cerchiamo di sensibilizzare sul tema, dimostrando di potere arrivare dove vogliamo. E’ un discorso di cultura che ci portiamo dietro e si fa presto a sbriciolare. Io e Filippo condividiamo la stessa passione per il calcio, lui punta a seguire tanti eventi e a me non dispiace portarlo (sorride, ndr)”.
VIDEO: Filippo e Vito Leuzzi ospiti a Storytime
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