“Catania c’è sempre, i numeri di paganti e abbonati superano cifre di categorie superiore, piacevole conferma a prescindere da classifica, risultati recenti e previsioni”, riporta La Sicilia. L’articolo a firma di Giovanni Finocchiaro, parla della gara col Cerignola vissuta sugli spalti.
“Si comincia col minuto di silenzio per ricordare Christian Argurio e le due curve espongono gli striscioni per onorare le sue quattro stagioni al servizio della storia rossazzurra. Piovono applausi e tanti rimpianti per una vita che vola via troppo presto. Poi è incitamento a oltranza fino all’intervallo con la squadra di casa che esce al grido di ‘Combattete per noi’. Il pubblico chiede anche uno sforzo in più per non restare ancorati a una lotta che resta equilibrata: ‘Vogliamo la Serie B, la C non basta più’, ribadisce la Nord”.
Nel secondo tempo proprio la Nord “celebra i 78 anni di vita del calcio catanese esponendo lo striscione con la scritta: ’24 settembre, una data da ricordare, una promessa da mantenere’ e dall’anello superiore viene srotolato un bandierone con lo stemma del Catania matricola 11.700 seguito da un coro non certo di complimenti all’indirizzo dell’ex presidente Pulvirenti”. A fine gara il “Vogliamo gente che lotta” è un “rimprovero simile a un cartellino giallo”, si legge. “Ammonizione che deve essere cancellata domenica contro il Monopoli” perchè “l’effetto Massimino è un bene inestimabile e non può svanire in questo modo”.
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