“E’ sbarcato in Sicilia sabato Pelligra, e nei giorni catanesi la sua agenda fin qui è stata piena zeppa di impegni: appuntamenti istituzionali, incontri amichevoli e anche qualche bagno nel mare siracusano. Poi però si è dedicato completamente alla sua creatura calcistica. Prima la visita alla squadra durante l’allenamento di domenica pomeriggio, poi la conferenza stampa chiarificatrice di lunedì mattina. Per finire si è presentato allo stadio con largo anticipo per il big match contro il Benevento”, riporta La Sicilia.
A dargli il benvenuto “un lunghissimo striscione srotolato proprio sotto la Curva Sud che lo invitava a «essere chiaro perchè Catania vuole vincere». Pelligra ha anche fatto visita a Orazio Russo, “probabilmente per scambiare due chiacchiere sul settore giovanile catanese”. Prima di andare a prendere posto, “ha inviato un saluto ai tifosi della Tribuna A, si è portato una mano sul cuore, quasi a dire state tranquilli io non vi abbandono. Poi, il fischio d’inizio”.
“E’ rimasto in piedi a osservare il match da uno dei box vip sopra la tribuna stampa. Quasi isolato. All’inizio ha voluto tenere il basso profilo, ma quando Carpani ha realizzato il vantaggio non è riuscito a contenere la felicità, si è slacciato la cravatta e ha iniziato ad applaudire. Rotto il ghiaccio è sceso in mezzo alla sua gente. Si è messo lì, accanto a Grella e Bresciano. Un posto in più c’erano il sindaco Enrico Trantino e l’assessore Sergio Parisi”.
Il secondo tempo lo ha vissuto “con estrema concentrazione, affascinato dall’agonismo messo in mostra. Il confronto con Grella e Bresciano è continuato per tutta la gara”, poi “l’esultanza liberatoria per il salvataggio miracoloso di Sturaro sulla linea”. I 5′ di recupero “li ha vissuti immobile. Impassibile. Fino al grido conclusivo di esultanza” abbracciando Grella. “Un lungo abbraccio che conteneva insieme tensione e gioia” ed un caloroso applauso alla squadra.
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