“Che sofferenza, che gioia. Il Catania vince e soprattutto mostra il lato migliore, quello che tutti ci aspettavamo: la grinta, il senso di appartenenza. E così il match clou col Benevento va in archivio con tre punti e le migliori sensazioni”, riporta La Sicilia. A proposito della scelta di Lunetta schierato come centravanti, la notizia “al momento dell’annuncio dei titolari diventa stupore e curiosità ”, si legge. “Toscano ha il polso della settimana di lavoro e nel dopogara ha spiegato perchè lo ha impiegato lì davanti, senza sforzarsi di usare parole in più dopo impegno, movimenti, prestazione e lo zampino sul primo gol”.
Nel primo tempo si parla di “impatto furente” per il Catania, che pressa oltre la metà campo con Guglielmotti “che spinge e raddoppia sulla destra lottando come un leone mai domo, con Di Tacchio che recupera palla in mezzo e se necessario fa da diga al limite della propria area”. Al 23′ Carpani “mette sotto la traversa il pallone della felicità ”. Tutti ad abbracciare Faggiano “che se ne stava in panca a soffrire per la squadra costruita con pazienza e lucidità nonostante le difficoltà ”. Passano i minuti e “la lotta continua”, con “l’aggressione degli spazi sulle seconde palle un particolare che per 45′ fa la differenza”.
Nella ripresa il Benevento alza il proprio baricentro mettendo “forze fresche in avanti e a centrocampo” in preparazione dell’assalto, Toscano corre ai ripari inserendo “De Rose in mediana e Inglese punta avanzata” ed erigendo “una retroguardia a cinque fissa, con le ripartenze di Stoppa ad alleggerire” prima della gioia allo scadere di “5′ di recupero infiniti”. Catania “si riconcilia con il calcio e con le belle speranze di lotta al vertice. Con una squadra che ha questo senso di appartenenza si può”.
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