A MENTE FREDDA – Errori, sprechi ed equilibrio da ritrovare. Sconfitta salutare per il Catania?

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foto Catania FC

Primo stop del Catania in campionato. I rossazzurri arrestano la serie positiva di risultati cadendo al cospetto del Giugliano. Prima o poi sarebbe capitato, naturalmente meglio poi che prima. La squadra di Toscano riporta, comunque, una sconfitta che potrebbe essere salutare in vista del prosieguo della stagione. Del resto perdere non fa piacere a nessuno ma presenta anche i suoi vantaggi. In questo caso suggerisce al Catania di tornare subito con i piedi per terra e ci ricorda che la Serie C è un torneo dalle mille insidie. Nulla è scontato. Anzi, spesso il gap tecnico si riduce se affronti avversarie qualitativamente inferiori sulla carta che sopperiscono al divario con grinta e ardore agonistico.

In linea teorica Catania dovrebbe figurare stabilmente in categorie superiori per l’importanza della piazza e numeri relativi all’affluenza sugli spalti di gran lunga superiori rispetto a qualsiasi altra compagine di C. Ma chiamarsi Catania non basta. I rossazzurri troveranno sempre nel loro percorso squadre agguerrite, disposte a vendere cara la pelle pur di regalarsi un momento di gloria.

La vittoria del Giugliano al “De Cristofaro” è, obiettivamente, inaspettata. Se costruisci, tuttavia, un numero elevato di palle gol e non la butti dentro, commettendo errori grossolani in fase difensiva, il rischio che torni a casa a mani diventa concreto. I tigrotti sono riusciti a spuntarla con un pizzico di fortuna e attraverso un piano gara ben studiato. Ritmo, intensità nelle giocate, velocità ed efficacia nelle ripartenze hanno indirizzato l’esito del match in favore del Giugliano.

Paradossalmente il Catania ha giocato forse la miglior gara per indice di pericolosità negli ultimi venti metri, concedendo però molto di più rispetto alle precedenti gare nelle quali era piaciuto soprattutto per solidità e compattezza. E’ evidente come, stavolta, il Catania non abbia trovato il necessario equilibrio nell’arco dei 90′.

Stendiamo un velo pietoso sull’ennesima performance arbitrale poco convincente e l’atteggiamento dei raccattapalle che, come da comunicato del Giudice Sportivo, “durante tutto il secondo tempo ritardavano volontariamente e sistematicamente la restituzione dei palloni”. Episodi che fanno parte delle varie trappole disseminate in Serie C e non devono costituire un alibi, semmai spronare il Catania a fare meglio andando oltre ogni ostacolo.

Se gli etnei avessero concretizzato almeno 2-3 delle occasioni sprecate sotto porta e gestito meglio alcune situazioni, evitando di perdere palla in più di una circostanza in zone pericolose del campo, oggi staremmo parlando di un risultato completamente diverso. Ecco perchè questa sconfitta può e deve tornare utile ai ragazzi di Toscano. Riflettendo sugli errori commessi e suonando la sveglia in vista delle prossime partite. Per fortuna si presenta l’opportunità di rialzare prontamente la testa, sfidando a distanza di pochi giorni l’Audace Cerignola. Obiettivo, ritrovare subito la strada maestra e le certezze acquisite in avvio di stagione.

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