Tanti anni di Serie C hanno insegnato quanto sia importante disporre di un reparto di centrocampo ben assortito per condurre in porto un campionato fisicamente logorante, giocato su ritmi elevati dal punto di vista fisico e, soprattutto nervoso. La mediana rappresenta il cervello di una squadra sul rettangolo di gioco, qui avere a disposizione elementi di qualità e avere ricambi all’altezza può risultare determinante al fine dell’esito di una stagione.
Il primo impegno del Catania sul proprio campo nel secondo turno di Coppa Italia Serie C non può aver dato indicazioni di rilievo, essendo ancora presto per tirare le somme sia sul mercato che sull’apporto che possono dare i calciatori a disposizione. Sarà il tempo, come sempre, a dare risposte sulla bontà dell’operato del direttore sportivo che, comunque, sa il fatto suo avendo accumulato esperienza negli anni.
Ciò che però è balzato subito all’occhio, osservando il lavoro della squadra – schierata in campo con il 3-4-2-1 – è che innanzitutto è fondamentale schierare ogni interprete nel proprio ruolo e, poi, la presenza di leader a centrocampo da cui probabilmente non si potrà prescindere. Si è osservato infatti nel secondo tempo un cambio di passo coincidente con la sostituzione operata da Mimmo Toscano tra Sturaro e Verna. Mentre il primo, un interditore, ha faticato e non poco a costruire gioco in chiave offensiva, molto più determinante a tutto campo è stata la prova offerta da Verna.
L’ex Catanzaro, infatti, ha preso in mano la squadra, fornendo quel dinamismo e quella visione di gioco fondamentale per uscire dalla pressione del Crotone. Nonostante il caldo e i carichi di lavoro consueti della preparazione pre campionato, il gruppo ha risposto bene agli input del suo ragionatore, che non ha lesinato in corsa e passaggi illuminanti.
La qualità è un fattore che non si inventa, in questo caso il connubio con le vittorie degli anni passati e la profonda conoscenza della categoria possono risultare strumenti decisivi. Sembra una mediana bilanciata quella gestita da Verna e Di Tacchio, con gli esterni chiamati a fare un gran lavoro di raccordo tra tutti i reparti, ma conta molto la capacità dei due centrocampisti di essere al tempo stesso diga e propulsori del gioco rossazzurro.
Si è intravista qualcosa di buono e sicuramente il recupero di Verna rappresenta una chiave importante che permetterà all’allenatore di aprire molte porte, studiando tattiche di gioco utili alla squadra per conquistare quante più vittorie possibili.
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