Nel servizio del giornalista Marco Carli per ‘Sicilia24’ (su Telecolor) si torna sul nodo fideiussione e le ore di ansia in casa Catania. Ore che vengono definite “frenetiche”, lavorando “per dare risposte ai tifosi, ad una piazza delusa”. Restano aperti due fronti, “quello della fideiussione e quello del salvadanaio, se così vogliamo chiamarlo, l’escrow account, utilizzato nella passata stagione ma con somme più basse. Sono le tempistiche, invece, che potrebbero mancare. Quelle che ad esempio nel caso della fideiussione potrebbero non consentire di risolvere il problema contrattuale legato ad una triangolazione bancaria fra istituti di credito australiano, francese e italiano”.
Cosa succederebbe se la fideiussione non arrivasse in tempo è noto, “un punto di penalizzazione e contratti con i nuovi che andrebbero a decadere, dunque sarebbero da rifare ex novo, situazione che fra i tanti giocatori della scorsa stagione considerati fuori dal progetto e utilizzati in Coppa Italia, ed i nuovi acquisti ha comportato una rosa extra large, poi il corto circuito acuito dai ritardi della presentazione delle garanzie. Va detto anche che, qualora la fideiussione venisse presentata oltre il tempo del 9 agosto, a garanzia della copertura del 40% della somma eccedente al milione di euro del monte stipendi, ciò consentirebbe di coprire anche i vecchi contratti e quelli dei nuovi da rinegoziare. Situazione molto difficile e se c’è chi pensa ad un inevitabile ridimensionamento, c’è chi giura anche sulla volontà di Pelligra di rilanciare per superare – spinto dall’orgoglio – l’impasse del momento. Anche su questo occorrono chiarimenti”.
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