Gradita visita di cortesia in ritiro ad Assisi: il direttore sportivo del Catania Daniele Faggiano ha accolto l’ex rossazzurro Simone Farina. Lo fa sapere la società etnea via social.
Farina ha vestito la maglia del Catania nella stagione 2001/2002, quella che ha sancito il ritorno dell’Elefante in Serie B vincendo i playoff. Poi ha vissuto esperienze tra le fila di Cittadella, Gualdo, Celano e Gubbio. Particolarmente significativo quanto accaduto a dicembre del 2011, quando si scoprì che mesi prima aveva rifiutato 200.000 euro da spartirsi con altri tre suoi compagni per truccare la partita di Coppa Italia Cesena-Gubbio.
Denunciando il fatto, fece in questo modo partire la seconda tranche dell’inchiesta sull’Operazione Last Bet. «In quel momento mi è passata davanti tutta la mia vita di sacrifici, di lavoro e di passione che mi aveva portato a giocare in Serie B. Tutto quello l’avevo ottenuto con le mie forze e con l’aiuto della mia famiglia. Quei soldi mi avrebbero migliorato la vita, certo, ma poi non avrei più potuto guardare i miei figli negli occhi», le sue parole.
L’allora CT Cesare Prandelli lo invitò al raduno della Nazionale in vista di Euro 2012. Inoltre fu invitato dal presidente FIFA Joseph Blatter alla cerimonia di premiazione del Pallone d’oro FIFA 2011 a Zurigo, per poi rendergli omaggio con la consegna simbolica di un gagliardetto dichiarando: «Vorrei presentarvi questo giocatore che ha avuto il coraggio di dire no a chi voleva manipolare una partita e ha fatto scoprire una nuova rete criminale. Se tutti facessero così potremmo vedere un futuro migliore».
Il 26 gennaio 2012 l’ex presidente della Lega Serie B Andrea Abodi gli conferì il premio fair play “Cartellino Viola”. Il 6 febbraio successivo venne chiamato a leggere il giuramento del Torneo di Viareggio 2012. Dopo il suo ritiro dal calcio giocato, nel settembre 2012 Farina viene ingaggiato dal club inglese dell’Aston Villa nel ruolo di community coach, con il compito di insegnare ai giovani del settore giovanile le regole di lealtà sportiva. Il 9 luglio 2015 Abodi gli offrì un ruolo operativo in seno alla Lega agendo come una sorta di ambasciatore in Italia e all’estero, per poi lavorare come responsabile del settore giovanile del Leeds United.
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