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Il Catania esordisce in campionato con un pareggio. Rossazzurri che non riescono a sfatare il tabù Sorrento continuando a non vincere sul campo dei costieri. Punto comunque da non buttare, soprattutto considerando le condizioni di emergenza con cui hanno affrontato la gara.
Si lotta su ogni pallone, Catania apprezzabile per la compattezza evidenziata da un gruppo che non concede molte occasioni agli avversari per merito di una difesa ben registrata e di un centrocampo che fa filtrare pochi palloni dietro. Di contro, etnei prevedibili negli ultimi metri. Attacco spuntato, generosità e buona volontà non bastano per impensierire la retroguardia costiera con poche soluzioni per Toscano in panchina. Uomini contati e reparto d’attacco deficitario in termini di incisività, nel contesto di un incontro agonisticamente combattuto ma dal basso contenuto spettacolare.
Nelle battute iniziali qualche presupposto interessante lo creano Musso e Castellini, rispettivamente con un colpo di testa bloccato da Bethers e il tiro che finisce sull’esterno della rete, sfruttando un rimpallo favorevole. Al 6′ Fusco, lasciato solissimo dalla difesa ospite, sugli sviluppi di un corner colpisce di testa come peggio non potrebbe. E’ una delle poche sbavature del reparto arretrato catanese. Al 16′ bene Sturaro in pressing su un difensore avversario, servizio a beneficio di Luperini, quest’ultimo non controlla benissimo ma vede e serve che Di Tacchio che spara fuori bersaglio, non di molto. Intorno alla mezz’ora la squadra di Toscano crea la migliore opportunità prodotta nell’arco dei 90′: cross ben calibrato da Ierardi per la testa di Luperini, il portiere sorrentino si fa trovare pronto e respinge in corner.
Il Sorrento presidia abbastanza bene gli spazi e non disdegna di farsi vivo nella metà campo rossazzurra, puntando l’area di rigore con le accelerazioni di Bolsius (soprattutto) e Guadagni. Poche idee per il Catania dalle trequarti in su. Ad inizio ripresa un evanescente Popovic fa spazio a De Luca. La zanzara però non punge, forse anche perchè condizionata dal cartellino giallo rimediato subito dopo il suo ingresso in campo. Le squadre si allungano un pò, l’episodio risolutivo non arriva.
Bolsius crea un pò di scompiglio nella difesa catanese, comunque abbastanza attenta nella lettura dei movimenti e dei cross rossoneri. Al 79′ Musso trova un varco invitante in area, ma anche la respinta decisiva di Bethers. Il tempo scorre e molti giocatori vanno in debito d’ossigeno. La panchina cortissima non aiuta Toscano, che mette dentro anche i giovani Forti e D’Emilio. Poca lucidità e inventiva per i rossazzurri là davanti. Il Sorrento nel finale prova a fare qualcosa di più per vincere, ma la difesa regge fino allo scadere dei 3′ di recupero concessi.
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