Nel quotidiano La Sicilia c’è spazio per raccontare il sostegno che i tifosi rossazzurri, presenti in circa 400 unità, hanno assicurato a Chiavari nel corso del match di Coppa Italia perso contro la Carrarese.
“Alle 17.48 l’urlo ‘Catania alè, ti porterò per sempre nel mio cuore’ si leva altissimo fino a coprire la musica a tutto volume che viene lanciata durante il riscaldamento. Ci sono i ragazzi delle curve, ci sono una cinquantina tra pezze e bandiere che sventolano fiere di un’appartenenza che va oltre le difficoltà del momento, oltre le polemiche che hanno preceduto il match. Il tifo si alza tanto. C’è cuore, c’è passione”, si legge.
“‘Noi siamo il Calcio Catania’ è un must che in un pomeriggio di attesa, cattivi pensieri, fiducia e discorsi burocratici diventa il manifesto di una città che s’accalora, litiga, ma quando le maglie rossazzurre (ieri bianche) vanno in mischia per una gara ufficiale va a sostegno per orgoglio e la speranza che qualcosa possa cambiare. Sotto il sole della Liguria i 400 gridano. Ci sono anche tanti tifosi etnei in tribuna”, anche Nazario Pignotti “che fu un calciatore del Catania tutto corsa e impegno”, riporta il quotidiano.
“Quando Castellini timbra il palo c’è un sussulto misto a rabbia… segna la Carrarese e cala il silenzio nel settore ospiti. Pochi istanti perchè i tifosi del Catania riprendono a urlare. Segna Popovic e l’urlo diventa boato: ‘Catania, Catania, Catania’ ripetuto più e più volte. Finisce la gara con la Carrarese che la spunta, i tifosi del Catania chiamano sotto il proprio settore i giocatori. C’è un lancio di maglie e persino pantaloncini per un parziale grazie da parte dei rossazzurri”.
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