CASO FIDEIUSSIONE: Grella, ripresi i dialoghi con Pelligra. La città attende risposte

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foto Catania FC

Continua a tenere banco il caso fideiussione. In settimana ci saranno novità, sia che la garanzia integrativa arrivi entro la scadenza del 9 agosto che nel caso in cui malauguratamente non dovesse pervenire in tempo. In tal caso il Catania riceverebbe una penalizzazione in classifica con annullamento dei nuovi contratti, traducendosi il tutto con un ridimensionamento del progetto. Sarebbe clamoroso, in considerazione degli investimenti sostenuti finora e delle dichiarate ambizioni del club.

Ieri il vice presidente Vincenzo Grella ha ripreso i contatti con il patron Rosario Pelligra, si lavora affinchè la fideiussione presentata dall’Australia riceva l’autorizzazione di un istituto bancario italiano. L’auspicio è che la situazione torni alla normalità, ma la comprensibile arrabbiatura di Toscano rimane, perchè il mister non ha potuto disporre dei neo acquisti nell’esordio ufficiale, in un match che sarebbe stato molto importante per testare la squadra nel suo complesso.

Intanto in città si presentano vari schiarimenti. Chi attacca la proprietà, chi punta il dito contro la gestione societaria, chi invece rinnova la fiducia al presidente Pelligra, sicuro che una soluzione nell’immediato si troverà e che si sia trattato di un incidente di percorso. In ogni caso da più parti emerge la richiesta di fare chiarezza, magari attraverso un comunicato stampa o, meglio ancora, una conferenza a cui partecipi lo stesso Pelligra.

La solidità finanziaria del gruppo a cui Pelligra fa capo è arcinota, negli anni sono aumentati a dismisura gli investimenti non soltanto a livello immobiliare ma anche in altri settori come lo sport, sul piano internazionale. La Campagna Abbonamenti ha fatto registrare un incremento dei prezzi perchè, a detta di Grella, è aumentato il costo di gestione della società ed il budget a disposizione per affrontare la nuova stagione, fattori rientranti in una logica di investimento. Adesso però non si spiega la motivazione che ha portato allo scenario attuale.

Qualcuno, all’interno del Gruppo Pelligra, rema contro alcuni componenti della società rossazzurra? C’è qualche malumore nella compagine australiana? Si è deciso di dare priorità ad investimenti legati ad altre attività? Se sì, perchè? Sono tutte risposte che dovranno essere fornite ad una città che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno. Chiarire a 360 gradi con trasparenza assoluta è l’unica pista da percorrere.

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