Il popolo rossazzurro risponde presente. L’aumento del costo degli abbonamenti, il clima generale di tensione che si è creato in settimana, con la fideiussione presentata in extremis (attendendo comunicazioni ufficiali) non hanno scalfito l’amore e la passione per il Catania.
Nelle battute iniziali la Campagna Abbonamenti ha fatto registrare un calo di sottoscrizioni rispetto alla passata stagione, difficilmente verranno replicati quei numeri ma la risalita degli ultimi giorni – con lunghe code ai botteghini – fa ben sperare. Superata quota 8mila tessere, la proiezione attuale vede avvicinarsi in poco tempo le 9/10mila unità. A conferma che i tifosi non abbandonano il Catania ma rappresentano, semmai, un patrimonio importantissimo da salvaguardare, tutelare ed esaltare.
Il senso di appartenenza è ben radicato alle falde dell’Etna. C’è la risposta di un pubblico che ingoia bocconi amari da anni e non può accontentarsi della vittoria di un campionato di Serie D e della Coppa Italia di C (pur essendo competizioni che meritano il doveroso rispetto), viste le prospettive annunciate dalla società guidata da Pelligra. La città sogna di ritornare al più presto ai fasti di un tempo, ha concesso da subito ampio credito al Catania SSD, poi divenuto Catania FC, ma adesso il club di Pelligra è chiamato a fornire solide certezze per il futuro.
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