Il Presidente dell’Inter Giuseppe Marotta – nato a Varese ma da genitori messinesi – presente a Messina in qualità di relatore all’evento “Sport e sostenibilità: gli impianti futuribili per la didattica sportiva” tenutosi all’Hellenia Yacthing Hotel di Giardini Naxos, ha parlato di varie tematiche legate al calcio siciliano. Ecco le sue considerazioni riportate da SportWebSicilia:
“Non voglio fare denunce né identificare colpevoli, ma la Sicilia è oggi fuori dal mondo calcistico che conta. In Serie A vi sono attualmente solo due calciatori siciliani. Se parliamo di strutture, facendo un confronto tra Brescia e Palermo, vicine come numero di abitanti, a Brescia ci sono 5 volte le scuole calcio di Palermo, che sono poche. Non vi sono soltanto problemi strutturali, ma anche una carenza delle competenze, non tanto della passione, per far sì che si possa essere autorevoli punti di riferimento per i ragazzi. La Sicilia ha un patrimonio turistico, ambientale e culturale, sicuramente è tra le Regioni più belle d’Italia e vorrei tanto che nello sport riuscisse a risalire la china”.
Prima c’era un certo mecenatismo nel calcio, anche al Sud, mentre oggi di mecenati non ce ne sono più. n Lombardia, su cinque club in A, uno solo ha proprietà italiana, il Monza, mentre quattro sono straniere, Inter, Milan, Atalanta e Como. In Sicilia, il Catania, seppur parzialmente con un italo-australiano al comando e il Palermo, invece totalmente, appartengono pure a proprietà straniere”.
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