Linea difensiva a tre uomini. Questa la base tattica di partenza del Catania targato Mimmo Toscano. Lui che agli inizi della carriera aveva varato la difesa a quattro, già da diversi anni va avanti imprimendo alle sue squadre un’identità tattica basata sul 3-5-2. In questo senso ricalca il pensiero di Michele Zeoli, che ha avuto il merito di far esprimere meglio il Catania cambiando “vestito”. Il 3-5-2 di Toscano, tuttavia, presenta qualche variante che merita di essere attenzionata.
Nella mentalità di Toscano c’è, in particolare, la ricerca della densità sia quando la palla è in zona centrale che laterale, si va in pressione alta sui giocatori senza palla prima che la ricevano facendo in modo che si tengano il più lontano possibile gli avversari dalla propria porta e, conquistata palla, di avere meno campo da percorrere con probabilità più alte di trovare il gol visto che ci si può trovare vicino alla porta avversaria. Al raggiungimento di tale scopo diventa fondamentale il movimento dei centrocampisti e dei quinti, ma anche gli attaccanti disponendo due punte di ruolo oppure uno o due trequartisti alle spalle. 3-4-1-2 o 3-4-2-1, insomma.
Con Toscano i due esterni in fase di non possesso si abbassano molto, fino a riempire la linea difensiva con cinque uomini. Quando recupera palla il tecnico calabrese ama giocare immediatamente in verticale alla ricerca della prima punta, che riceve puntualmente il supporto dei due esterni, chiamati a svolgere un lavoro molto importante sulle fasce, sia in copertura che in ripartenza e attacco degli spazi. Il trequartista rappresenta di fatto un centrocampista aggiunto in non possesso, ma anche una spina nel fianco delle difese perché si inserisce e riempie l’area a rimorchio dell’azione. L’ingaggio di Gianluca Carpani va letto proprio nell’ottica di un giocatore duttile che può giostrare indifferentemente sia da mezzala che da trequartista, avendo spiccate capacità d’inserimento.
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