Rispetto, fiducia e consapevolezza di sposare un progetto ambizioso. Domenico Toscano da oltre un mese aveva avviato contatti con il Catania. Contatti che, con il passare del tempo, si sono via via intensificati con il vice presidente Vincenzo Grella ed il nuovo Direttore Sportivo rossazzurro, Daniele Faggiano.
Tutto questo mentre svariate fonti di mercato accostavano Toscano a club come Padova, Vicenza, Bari, Salernitana. Ma già da tempo l’allenatore nativo di Reggio Calabria si era accordato con il Catania. La firma su un contratto biennale con opzione per il terzo anno e l’ufficialità dell’intesa non poteva essere ratificata fino a quando non arrivava il perfezionamento della risoluzione contrattuale con il Cesena. Proprio questi sono i casi in cui non puoi mai stare veramente tranquillo.
Allora succede che, ad esempio, l’ex tecnico del Lecce Roberto D’Aversa abbia l’intesa su tutto con il Cesena per la sostituzione dello stesso Toscano in panchina ma l’improvvisa chiamata dell’Empoli stravolge le carte in tavola costringendo sul più bello i romagnoli a virare su altri profili. Ci sta che un professionista valuti più vantaggiose altre richieste e possa avere un ripensamento. Nel caso di Toscano è prevalso il valore della stretta di mano e della parola data.
Non poteva essere diversamente perché sin dai primi colloqui con la società etnea è scattata quella scintilla, quel modo di riflettere e guardare al presente e al futuro parlando la stessa lingua. Fame, grande passione per il calcio, ambizioni, solidità della proprietà e prospettive hanno fatto sì che Toscano prendesse esclusivamente in considerazione l’ipotesi Catania. La sfida più affascinante, come l’ha definita lui stesso. Nulla si conquista senza fatica. Il lavoro per l’allestimento della rosa del Catania 2024/25 è iniziato, poi sarà il campo a parlare. Toscano ha intrapreso da subito l’avventura etnea con entusiasmo, andando a caccia di una nuova impresa.
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