Filippo Tinnirello, fondatore dell’Elephants – Catania Club Australia, viene intervistato da SBS Italian raccontando com’è nata l’idea di fondare il club di tifosi in Australia:
“Io sono in Australia da 15 anni, avevo sempre l’idea di proporre Catania agli australiani. Quando due anni fa il Catania purtroppo fallì, apparve la notizia che la società rossazzurra fu rilevata da Pelligra, con Grella vice presidente e Bresciano facente parte del board, allora mi sono detto «non ci posso credere». Avevo trovato finalmente la chiave che connettesse Catania con Melbourne. Era un segnale del destino, dovevo fare assolutamente qualcosa. Mi è venuta, allora, l’idea di proporre la storia gloriosa del Catania acquisito da una proprietà australiana, in più con due leggende come Grella e Bresciano, che sono molto famosi in Australia. Alcuni miei amici hanno condiviso l’iniziativa, una volta creato il club ci siamo incontrati e un giorno fui incredulo nel ricevere la chiamata del presidente Pelligra in persona, il quale mi invitò a fare qualcosa insieme. Da lì nacque l’idea di vedere le partite con il presidente”.
“Si nutrono spesso dubbi quando realtà estere si affacciano al calcio italiano. All’inizio magari qualche dubbio c’era, ma il presidente si è fatto vedere in prima persona dimostrando la presenza di un gruppo dietro, ha investito tantissimo fin dall’inizio, riportando subito il Catania in C. Anche l’anno scorso ha effettuato investimenti importanti ma non è sempre sufficiente spendere tanto per vincere. Abbiamo una proprietà molto solida che sta investendo parecchio. La C è sempre difficile ma i programmi sono molto ambiziosi, basti pensare che hanno preso un allenatore come Toscano, reduce dalla promozione in B del Cesena e che rappresenta uno specialista in promozioni, il D.S. è molto esperto. Si prospetta una campagna acquisti molto importante“.
“Il nostro club sta andando bene, l’anno scorso eravamo 60 membri e adesso il numero è salito a 80, la maggior parte di loro sono di Melbourne ma quest’anno abbiamo aggiunto membri da altre città, uno anche da Mosca. Sono membri attivi che si sentono quasi quotidianamente e quelli di Melbourne ci incontriamo settimanalmente in occasione delle partite. Inizialmente avevamo qualche difficolà a reperire una sede dove seguire le partite alle tre di notte, poi il presidente ha messo a disposizione i suoi uffici, con una sala lounge per gli ospiti molto bella, per cui abbiamo tanto spazio. L’orario è proibitivo ma a volte abbiamo visto le partite davanti a 30-40 persone e non è male anche perchè parliamo di Serie C. La maggior parte dei membri non sono esperti di calcio, ma persone che si sono avvicinate alla storia del Catania e vedo tanti italo-australiani che si avvicinano al calcio. E’ diventato qualcosa di comunitario più che sportivo. Ho notato che all’australiano in generale piace avere una seconda o terza squadra, perchè magari affascinato dalla storia. Stiamo cercando di fare crescere il brand Catania e al di là della partita facciamo gruppo, ci troviamo bene insieme“.
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