La macchina societaria e dirigenziale del Catania si è messa in moto ufficializzando il primo, fondamentale, tassello che contribuirà alla costruzione dell’organico della prossima stagione: il direttore sportivo. La scelta, come ci si aspettava, è ricaduta su un alto profilo per la categoria, un nome capace di mettere tutti d’accordo come quello di Daniele Faggiano.
Ha lavorato a Trapani, ma anche in altre piazze, come Parma, raggiungendo traguardi importantissimi, dimostrando la propria competenza sul campo. A lui Vincenzo Grella ha dato le chiavi del Catania che sarà e – nell’ambiente calcistico lo si sa bene – il nuovo dirigente rossazzurro ha cominciato a lavorare a testa bassa per bruciare i tempi e assicurare alla società colpi pesanti in ottica dell’unico obiettivo possibile quest’anno: la promozione in Serie B.
Il salto di categoria è troppo importante. Anche se quello 2024/25 sarà un girone C di ferro, con tantissime compagini desiderose di vittoria, Catania deve dare dimostrazione di forza, nel rispetto del piano di lavoro prodotto al momento dell’arrivo in città del patron Ross Pelligra. L’italo-australiano non ha lesinato in termini di impegno e investimenti, spendendo anche più del dovuto per raddrizzare una stagione in cui i suoi delegati hanno sbagliato tante scelte. Un’annata che ha portato anche quella dose necessaria di esperienza per compiere passi corretti in futuro.
Ambiente ricompattato dopo i playoff, adesso è necessario spingere la leva dell’entusiasmo e creare un gruppo forte e coeso che si riunisca attorno alla sua guida, quello che sarà il nuovo allenatore. In pole position c’è un profilo super vincente in questa categoria, come Mimmo Toscano. Il Catania vorrebbe assoldare un tecnico capace di trionfare in tutti e tre i gironi della terza serie, un prospetto di grande esperienza e carisma, che sappia sin dal suo arrivo cosa significa gestire una forte pressione come quella che porta la necessità di dover vincere.
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