EX ROSSAZZURRI: Paolucci annuncia l’addio al calcio giocato

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Marco Biagianti e Michele Paolucci

Caro calcio, è ora di lasciarti”. Lettera di Michele Paolucci che annuncia l’addio al calcio giocato all’età di 38 anni. Una carriera che lo ha visto militare in tanti club, dalla serie A (Juventus, Catania, Palermo, Atalanta, Siena) alla B (Siena, Vicenza, Latina) passando per la C (Catania, Ancona, Monopoli) fino al torneo di Promozione, passando anche per le esperienze nei campionati di Canada, Malta e Romania. In maglia rossazzurra ha totalizzato 48 presenze con 14 gol e 2 assist.

“Oggi termina un sogno lungo una vita, 24 anni di dedizione, passione, sudore e gioia. Sei riuscito a farmi girare il mondo, giocare negli stadi più belli, conoscere persone straordinarie e grandi campioni, in campo e fuori”, le parole di Paolucci che ha chiuso il percorso calcistico nella “sua” Civitanova, portando la squadra dalla Promozione alla Serie D.

“Dal campetto di San Gabriele, quando tornavo con le ginocchia sbucciate allo stadio di San Siro, per finire al Polisportivo della mia Civitanovese, sempre con la stessa passione e gioia negli occhi e nel cuore, lo stesso bambino che per Natale scartava quel pallone e vedeva in lui la cosa più bella del mondo. Se avessi potuto scegliere un finale, sarebbe stato proprio quello che ho vissuto in quest’ultimo viaggio. Tornato a casa dopo una carriera intera, ho deciso di seguire quella folle ambizione di riportare in alto la squadra del mio cuore. Dopo 2 anni di sole vittorie, insieme con un gruppo di ragazzi fantastici, sono riuscito a riportare da capitano la mia squadra alle porte del professionismo. Proprio la sera della festa, di fronte a tutti i miei compagni e idealmente a tutta la città, ho capito che non avrei potuto desiderare nulla di più e ciò che fa la differenza è avere la forza e il coraggio di lasciare nel punto più alto”.

Paolucci ha poi ricordato in particolare la gioia del primo Scudetto Primavera con la Juventus, il primo gol in Serie A con l’Ascoli, “la magia di leggere il tuo nome nel maxi schermo di San Siro”, consapevole “di essere stato parte di un qualcosa di grande, di unico e che quella fortuna te la sei dovuta meritare”. Conclude: “Caro calcio ti ho dato tutto e tu mi hai restituito di più, sarai per sempre parte del mio cuore e della mia vita. A molto presto”.

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