26 giugno 2012. Dodici anni fa si spegneva a Catania Michele Giuffrida. Nell’immediato post guerra, nel 1947-48 e 1948-49 fece parte della dirigenza del Club Calcio Catania prima di divenirne Presidente nel 1955-56 insieme a Mario Orlando e Agatino Pesce. Si trattò di un comitato di reggenza di imprenditori sostenuti dal Comune, nominato dopo una retrocessione per illecito sportivo dei rossazzurri. Alla scadenza del mandato, Giuffrida fu nominato vice Presidente al fianco di Pesce.
Collaborò attivamente con Ignazio Marcoccio in varie edizioni del calciomercato estivo, sin dal 1959-60, risultando uno dei consiglieri fidati nelle sei stagioni in cui la società etnea rimase in A e stabilendo un solido legame anche con l’allenatore Carmelo Di Bella. Dopo la retrocessione del 1965-66, tuttavia, venne additato come responsabile di una campagna acquisti insufficiente e messo in disparte. Reintegrato nel 1967-68, rimase anche con la nuova proprietà che faceva capo ad Angelo Massimino, ricoprendo la carica di vice Presidente. Fu anche tesoriere della Lega Calcio.
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