23 giugno 2015. Nell’ambito dell’inchiesta “I Treni del Gol” vengono arrestati tre dirigenti del Catania (il Presidente Antonino Pulvirenti, l’Amministratore Delegato Pablo Cosentino, il Direttore Sportivo Daniele Delli Carri), due procuratori ed altrettanti gestori di scommesse sportive on line (Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti) con l’accusa di aver comprato alcune partite del campionato di Serie B 2014-2015 per consentire alla squadra rossazzurra di vincere ed evitare la retrocessione. Una ferita ancora aperta per i tifosi etnei, una pagina nerissima per la città.
In seguito a questi episodi, confermati dalla confessione fornita da Pulvirenti, il 29 agosto 2015 con sentenza definitiva di secondo grado della Corte d’Appello Federale della Figc, il Catania viene retrocesso in Lega Pro con una penalizzazione di 9 punti che diverranno 12 a causa del mancato pagamento degli stipendi di marzo e aprile 2015. Un vero e proprio incubo, proseguito con la militanza in Serie C ed il fallimento del Calcio Catania. Sono trascorsi nove anni e la vicenda giudiziaria non è stata ancora archiviata in quanto non vi è traccia alcuna di giocatori effettivamente coinvolti né sono state avviate ulteriori indagini o deferimenti nei confronti di calciatori e altre società.
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Purtroppo Siamo in Italia. Ma Tutti avevamo Capito che dovevano Colpire una sola Squadra: il Catania. Ma di quale Giustizia Sportiva ancora Speriamo. A distanza di quattro anni ancora Aspettiamo chi ha Venduto le Partite. Una Vergogna Inaudita.
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