Attraverso un articolo a firma di Vittorio Sangiorgi per il QdS dal titolo ‘Catania FC, dalla grande paura alla speranza’, viene analizzato il percorso rossazzurro in questa stagione. Ne riportiamo alcuni estratti.
“Sul banco degli “imputati” soprattutto il vicepresidente e Ad Vincenzo Grella, plenipotenziario della società ai piedi dell’Etna, responsabile primario di scelte e valutazioni – si legge -. Dal ritiro precampionato alle temperature non favorevoli di Zafferana Etnea e senza amichevoli di livello, passando per l’acquisto di calciatori non al massimo della condizione e arrivati alla spicciolata anche a stagione in corso. Senza dimenticare, poi, il doppio errore nella guida tecnica: l’inesperto Luca Tabbiani prima e il “redivivo” Cristiano Lucarelli poi”.
“Proprio la scelta del tecnico livornese è quella che, probabilmente, ha inciso maggiormente sulla stagione. Sia perché lo stesso ha siglato a suo tempo un ambizioso triennale, sia perché il dirigente australiano decise di ritagliare per lui un ruolo più importante, che non fosse solo quello del tecnico ma del manager all’inglese, con compiti quindi anche da direttore sportivo. Ruolo rimasto vacante, allora come oggi, dopo l’allontanamento di Antonello Laneri”.
In seguito ad un calciomercato invernale rivoluzionario, si è registrato “un costante peggioramento che ha portato ad un nuovo cambio in panchina con l’arrivo di Michele Zeoli”. Gli investimenti “non sono mancati ma sono stati gestiti male”. Tuttavia, “in rare occasioni (vedasi le sfide di Coppa Italia e le prestazioni con alcune “grandi” in campionato), la squadra ha dimostrato di avere valori importanti non soltanto sulla carta, oltre ad una certa attitudine nelle partite secche o senza appello. Ed è questa la speranza a cui si appigliano i tifosi e la città”.
L’augurio è che “ciò che oggi sembra pressoché impossibile diventi possibile ma, al di là di quanto dirà il campo, al presidente Pelligra – che ha certamente dimostrato attaccamento ai colori, passione, voglia di fare – il compito di agire affinché già dal prossimo futuro non si ripetano certi errori madornali. Altre stagioni di sofferenza, infatti, sarebbero un assurdo paradosso viste le enormi potenzialità della società”.
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