Riportiamo una serie di riflessioni di Angelo Patanè, su Telecolor, in relazione al confronto del Catania con l’Atalanta Under 23, sconfitta a Caravaggio e avversaria al “Massimino” per il match di ritorno del primo turno della fase nazionale dei playoff:
“La vittoria di Caravaggio ha il sapore di una vittoria che probabilmente ci aspettavamo perchè al cospetto di un avversario che sulla carta poteva sembrare il più abbordabile, invece c’erano una serie di incognite non indifferenti. La prima legata al trend in trasferta del Catania nel girone di ritorno. La seconda, relativa al fatto che affrontavi una formazione di ragazzi non qualunque ma quasi tutti con esperienza nell’Italia Under 17, Under 19, Under 21 e nella prima squadra dell’Atalanta. Anche il terreno di gioco di Caravaggio era un’incognita”.
“Ti accorgi come il tempo per alcune società come l’Atalanta abbia prodotto dei miglioramenti incredibili. Il tempo per l’Atalanta è passato coltivando un settore giovanile importantissimo, una organizzazione impeccabile. Tornando al match di martedì, ha caricato l’ambiente. Ho visto la squadra rossazzurra assumere un contorno di gruppo che finora non mi sembrava avesse avuto. Adesso bisogna pensare alla partita in programma al ‘Massimino’, reputo alla portata del Catania se la giocherà con la stessa concentrazione dell’andata, poi il calcio ci insegna che tutto può accadere, ma davvero il Catania in caso di harakiri sprecherebbe un jolly pazzesco. Dovrebbe accadere un disastro”.
“E’ stato commovente vedere che nell’arco di 5 ore 300 e più tifosi sono partiti da tutte le parti d’Italia per raggiungere Bergamo e si sono organizzati nel senso migliore del termine con tanto di sciarpe, palloncini, fazzoletti rossazzurri. C’erano anche tantissimi tifosi in tribuna A insieme ai tifosi atalantini. C’era uno spiegamento importante di polizia, che noi ringraziamo sempre perché il presidio e l’attenzione è garanzia che tutto scorra nel modo migliore, non è accaduto assolutamente nulla”.
“Zeoli? Persona che sa di avere un ruolo, una bella responsabilità. Sa di essere un operaio intelligente, con struttura mentale. La gestione delle risorse umane da parte di Zeoli è un altro aspetto importante. In questi giorni di preparazione, Zeoli ha avuto modo di parlare con ogni singolo giocatore. Un confronto sempre serrato, motivato sugli obiettivi. L’obiettivo della squadra oggi è di diventare probabilmente un meteorite impazzito in quello che rappresenta in sostanza un nuovo campionato. Zeoli ha a disposizione un Chiarella forte anche del rinnovo del contratto, prontissimo ad entrare in qualsiasi momento in partita; un giocatore come Chiricò che le cronache ci dicono avere cambiato completamente emotività, i bene informati che vivono gli allenamenti quotidiani mi raccontano che ha voglia di spaccare ed è uno dei pochi ad avere vinto i playoff, possiede un’esperienza sul campo che gli permette di essere determinante”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***