Riportiamo alcune considerazioni di Angelo Micale, ai microfoni di Telecolor, sul Catania dopo avere piegato a Caravaggio la resistenza dell’Atalanta Under 23, nuovamente avversaria dei rossazzurri sabato sera:
“La partita disputata al ‘Comunale’ poteva essere un’arma a doppio taglio. Per tanti motivi. Prima di tutto perché il Catania arrivava all’appuntamento contro una formazione molto fresca atleticamente, ed il Catania proprio sul piano atletico ha avuto un calvario quest’anno. I rossazzurri visti a Caravaggio hanno dimostrato che la cura del prof. Petralia funziona, anche perchè non bisogna dimenticare che se il gol arriva al 85’ è motivazione di una tenuta atletica di un certo tipo. Io comunque non considero ancora il turno chiuso, perchè c’è il match di ritorno da giocare”.
“Il problema del Catania è, è stato e rimane il reparto offensivo. Forse però la squadra adesso è abbastanza matura atleticamente per poter sostenere un altro tipo di situazione in attacco. L’unico che non è al livello dei compagni là davanti, almeno per il momento, è Di Carmine. Se fosse stato più pronto atleticamente, martedì avrebbe segnato. Il Catania ha bisogno di qualcosa di più concreto in avanti, ma anche se i gol arrivano da Bouah o Monaco va bene tutto”.
“In caso di passaggio del turno, personalmente preferirei affrontare la Torres perché questa squadra nell’ultima parte del campionato ha accusato una flessione. In linea di massima Padova e Avellino sono squadre che si equivalgono sotto il profilo della difficoltà; con l’Avellino in trasferta non abbiamo una bellissima tradizione, il Padova è una signora squadra che abbiamo già regolato in qualche modo in Coppa Italia e sappiamo che tipo di squadra è. La Carrarese rappresenta un’incognita, ha in Calabro un grande allenatore per la categoria e sembra la squadra più in forma dei playoff fino a questo momento”.
“E’ fuori discussione che un giocatore come Welbeck è insostituibile perché non trovo un altro elemento nella rosa del Catania che intercetta quel numero di palloni a centrocampo. Chiarella? Con questo modulo è penalizzato, difficilmente giocherebbe. Lo vedrei benissimo in un tridente d’attacco. Stessa difficoltà che trova lo stesso Chiricò nel 3-5-2. Marsura, invece, potrebbe giostrare con efficacia come quinto di centrocampo”.
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