Intervento di Tino La Vecchia (tifoso del Catania, scrittore ed opinionista) nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’ a Globus Television. Riportiamo di seguito un estratto:
“Grella diceva che la squadra mirava almeno al terzo posto, in effetti tramite la Coppa Italia ci è riuscita. La società ha commesso probabilmente l’errore di alzare troppo le aspettative ad inizio campionato. Non so se la stagione possa essere ritenuta positiva o negativa. La Coppa Italia vinta deporrebbe a favore del positivo, però la squadra si è salvata in quella maniera, all’ultima giornata… poi ha disputato i playoff ma io non ho mai avuto per un secondo l’impressione che il Catania li potesse vincere, fermo restando che la speranza da tifoso c’era”.
“E’ bastato un Avellino al 30% per avere ragione del Catania. L’Atalanta U23 era stata eliminata solo perché il Catania era testa di serie, con un super Furlan a difesa dei pali. A 7′ dalla fine è arrivato il gol dell’Avellino, ma è scomparso letteralmente il Catania nella ripresa, ad eccezione di un paio di circostanze. La prodezza di Cianci all’andata doveva essere capitalizzata giocando a viso aperto ad Avellino. Poi la puoi perdere, ma giocando in quel modo la perdi sicuro, come poi è successo”.
“Adesso il Catania ha bisogno di girare foglio. Ha fatto flop con diversi calciatori, uno su tutti Sturaro. Un vero fallimento. Appena 400 minuti e quando ha giocato non ha inciso positivamente, a cominciare dall’esordio con espulsione con due giornate di squalifica. Ad Avellino sembrava un ex calciatore. Dei calciatori arrivati a gennaio si salvano in pochi. In primis Cianci. Se il Catania lo avesse avuto prima… Cianci vede la porta, avrebbe bisogno di giocare non con il Di Carmine di 35 anni ma di 27-28 anni, quindi di un’altra punta accanto. Zeoli ha dato dignità alla squadra, trasmettendole attaccamento. Ma questo attaccamento i professionisti lo dovrebbero avere a prescindere, non ci sarebbe bisogno delle sferzate. Il Catania è una signora società, paga in maniera profumata, è una delle società più solide in italia ma chi viene a giocare sotto l’Etna deve sudare sempre la maglia”.
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