Riportiamo ulteriori riflessioni del tecnico rossazzurro Michele Zeoli al quotidiano La Sicilia, quando il Catania è sempre più vicino all’appuntamento stagionale con i playoff:
“Due punte? Si deve mettere da parte ogni idea e principio personale in funzione della squadra, adattandosi a giocatori con determinate caratteristiche. Tenendo due attaccanti in quella zona possiamo lavorare su situazioni di gioco, scambi che per ora non si vedono perchè serve altro lavoro. Crei ansia agli avversari visto che non dai un solo riferimento a chi sta di fronte. Anche una difesa organizzata come il Benevento ha sofferto. Cianci? Mi incuriosiva anche quando ero collaboratore tecnico. La coppia con Di Carmine non era mai stata provata per vari motivi legati pure alla loro condizione fisica. Anche Costantino, Chiricò o altri possono giocare in quel ruolo considerando le caratteristiche degli avversari”.
“Quaini? Per me è un difensore. Considerando un momento di emergenza, l’ho dovuto impiegare in mezzo al campo impostando una difesa diversa, ma Alessandro può interpretare le due soluzioni. Contro il Benevento ha agito tra difesa e centrocampo. Cicerelli mezzala? Negli ultimi 30 metri, se porti sei giocatori a ridosso della porta avversaria a prescindere dal modulo diventi pericoloso. Abbiamo studiato con lo staff la soluzione Cicerelli, già vissuta in club come Reggina e Salernitana. Ci siamo parlati un mese prima, abbiamo chiesto la disponibilità ricevendo risposte con un dispendio di energie notevole da parte sua. Se nei playoff Cicerelli gioca 70 minuti così come fatto col Benevento e poi lascia il posto a un compagno con caratteristiche simili possiamo gestire al meglio ogni situazione”.
“Ritiro? Abbiamo valutato l’ipotesi di andare fuori sede, ma andare tanto per non serve. Si devono trovare le disponibilità di una palestra, di un sintetico, di un campo in erba. Al Cibali abbiamo una palestra top. Il sorteggio avviene due giorni prima della partita e abbiamo poco tempo per spostarci. Il supporto del club? Ci è stato molto vicino. Da Grella a Lodi, tutte persone che possono dare un grande contributo, per le loro riflessioni e visioni da prospettive differenti e per la loro storia. Lo stesso Lodi anche a livello di contatto con i giocatori. Nelle gare da dentro o fuori la squadra ha sempre risposto”.
“Sturaro e Tello? Sono stati fuori per infortunio e sono appena rientrati nelle convocazioni, quindi occorre pazienza per vederli al meglio. Ndoj aveva una condizione fisica da migliorare dopo l’arrivo da svincolato. A centrocampo anche Kontek può garantire un apporto significativo. Prima di arrivare in Italia ha giocato da mediano davanti alla difesa ed è una soluzione sulla quale stiamo lavorando”.
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