L’attaccante del Catania Rocco Costantino, ospite della trasmissione ‘Corner’, su Telecolor, parla delle difficoltà incontrate in campionato e di come la squadra si sta preparando per affrontare i playoff:
“Siamo arrivati fino all’ultima giornata di campionato, non ce l’aspettavamo. Ci sono state delle difficoltà. E’ sotto gli occhi di tutti. Soprattutto di noi giocatori, della dirigenza, dello staff tecnico. Volevamo dare continuità al campionato, ma è mancata. Siamo stati sempre sull’orlo del precipizio, questo non ha permesso di brillare. Le nostre caratteristiche sono venute meno in una categoria molto difficile. Questa squadra però ha sempre risposto nelle partite decisive, non solo in Coppa Italia, anche in campionato quando c’è stato qualche crocevia un po’ bruttino penso che la squadra abbia sempre risposto nel modo migliore, dimostrando di essere anche forte mentalmente”.
“Abbiamo vissuto gli ultimi 90’ del campionato con grande tensione, ma anche grande senso di responsabilità perchè sapevamo di giocarci qualcosa d’importante. Avevamo anche la consapevolezza dentro di noi che nei crocevia abbiamo tirato fuori quel qualcosa in più che in altre partite purtroppo è venuto meno. Tanti giocatori nuovi a gennaio hanno determinato difficoltà nella coralità del gioco? Può essere un aspetto. Nella mia carriera non era mai successa una cosa del genere. Anche a livello di conoscenza del compagno in campo avevamo bisogno di tempo, questo tempo scorreva e sicuramente può essere stata una difficoltà”.
“Adesso la testa è più leggera. Stiamo lavorando per cercare di sorprendere tutti. In questo momento ci stiamo godendo gli allenamenti con intensità e concentrazione ma in maniera molto più leggera. Preparare le gare dei playoff è un attimino diverso dal campionato. Il prof. Petralia ci sta facendo correre. Cerca di farci lavorare al meglio, di recuperare la condizione fisica anche di chi ha fatto poco minutaggio come me. Lavorare con più serenità ti permette anche di conoscere meglio i compagni a livello umano e tecnico. Questa energia possiamo sfruttarla a nostro favore”.
“Il mio futuro? Pensare al prossimo anno mi sembra un po’ presto. Credo tanto nel lavoro, spero in questi playoff di ricambiare la fiducia dei tifosi, cosa che magari ho fatto mancare in questi mesi. Mi sto trovando bene, Catania è una città bellissima, di certo non la scopro io. L’impatto iniziale è stato un po’ difficile visto che provenivo da una realtà come il Monterosi. Poi conoscendo la città e la Sicilia piano piano ho imparato a conoscere ed apprezzare una realtà molto bella, inoltre spicca tantissimo il pubblico di Catania”.
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