COSTANTINO: “Felicissimo per Cianci. Avanti passo dopo passo, sono un sognatore. Vanzetto persona speciale. Lucarelli e Zeoli…”

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foto Catania FC

Riportiamo un secondo estratto delle riflessioni dell’attaccante rossazzurro Rocco Costantino (qui la prima parte) in vista dei playoff nel corso della trasmissione ‘Corner’, su Telecolor:

“Chi gioca contro il Catania dà sempre qualcosa in più. E’ un modo per farsi notare. Parliamo di una piazza storica. C’è una differenza anche di mentalità quando giochi contro il Catania, amplifica le motivazioni. All’andata, quando militavo nel Monterosi, il Catania meritava di vincere ma Palazzino pareggiò al 90’. Qualche ragazzo andato via mi aveva detto che quella gara è stata uno scossone forte”.

“Cianci? Sono felicissimo per lui, abbiamo un rapporto veramente bello perché è uno dei compagni che mi è stato molto vicino nelle difficoltà. Sono contento davvero per lui. Leo Vanzetto? Persona speciale, entrata subito in sintonia con noi. Anche sul piano dell’intensità in allenamento ci ha dato un coinvolgimento maggiore. A livello umano ci ha dato tantissimo, scherza con tutti. Anche quando la situazione era pesante cercava sempre giornalmente di smorzare un po’ la tensione. Castellini? E’ già maturo, anche a livello di personalità in campo si fa sentire. Deve crescere ancora tanto su alcuni aspetti ma possiede potenzialità importanti”.

“Esonero di Lucarelli? Il mister è stato figlio del risultato che non siamo riusciti a portare in campo. Sapevamo che era un momento molto difficile ma lui ha dato tutto se stesso, le ha provate tutte davvero per scuoterci, gli va dato atto. Lui non le manda a dire, è un uomo molto diretto e schietto. Zeoli? Ha cercato di trasmetterci la sua esperienza da giocatore del Catania e di riequilibrare un po’ un momento in cui non facevamo risultato. Qualche giorno fa ha utilizzato la parola ‘equilibrio’, ed è quello che ci è mancato”.

 “Personalmente nelle ultime occasioni non sono stato impiegato spesso. Questo mi dispiace molto perché sono uno che dà tanto in campo, ma devo essere bravo io far cambiare idea al mister. Gol in Coppa Italia? Arrivare a indossare la maglia del Catania, piazza che ha fatto la Serie A – categoria in cui non ho mai giocato – e portare a casa questo trofeo, venendo fermato tutti i giorni dai tifosi per questo gol rimasto nella storia è qualcosa che non si può spiegare. Sono un sognatore, porto con me quei momenti pensando ai playoff che in carriera non ho mai vinto, anche se ci sono andato vicino. Io sono uno che crede molto nel lavoro. Ho molto carisma, però mi hanno insegnato da piccolo di lavorare, stare in silenzio, cercare di dare tutto te stesso quando vieni chiamato in causa. Io penso a migliorarmi ogni giorno come persona prima di tutto”.

“Da otto anni faccio professionismo avendo disputato sette playoff, che sono un campionato a parte. Ho visto squadre da quinte classificate arrivare in finale e vincere. Si rimescola un po’ tutto, nel nostro caso affrontavamo un determinato momento in campionato. Catania testa di serie al primo turno della fase nazionale? Se il risultato ci favorisce tutto di guadagnato ma non bisogna pensare a questo. Sono aspetti che possono destabilizzare la preparazione di queste partite. Dobbiamo lavorare per vincere. Adesso siamo concentrati a fare un altro tipo di campionato, spero più lungo possibile. Pensiamo passo dopo passo, potrebbe succedere di tutto”.

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