Il Direttore Generale del Catania Luca Carra, ospite di ‘Cataniamente’, su Video Mediterraneo si sofferma sull’attuale edizione dei playoff con l’auspicio che la squadra di Zeoli continui a dare il massimo in campo. Spazio anche ad altri argomenti. Ecco quanto evidenziato:
“Martedì abbiamo fatto una buona gara soprattutto nel primo tempo, cambiando atteggiamento rispetto ad alcune partite disputate durante l’anno. L’Atalanta ha incamerato 59 punti in un girone non facile, dobbiamo stare attenti. Non basta la vittoria dell’andata, adesso bisogna portare a casa il passaggio del turno. Ogni partita ha una storia diversa. Dobbiamo giocarcela, se entriamo in campo con la mentalità e l’atteggiamento mostrati all’andata possiamo avere soddisfazioni”.
“I playoff sono un campionato a parte, dobbiamo rispettare tutte le squadre e non temere nessuno. Pensando a noi stessi. La Carrarese non mi aspettavo vincesse a Perugia, imponendosi per 2-0 ha fatto un passo avanti verso la qualificazione. Il Vicenza ha vinto a Taranto, nel prossimo turno subentreranno le seconde della classe, Avellino, Torres e Padova che sono altre squadre molto attrezzate”.
“Se Zeoli resterà sulla panchina del Catania nella prossima stagione? Dobbiamo riconoscere che Zeoli sta facendo il massimo perchè questa maglia ce l’ha tatuata addosso davvero, si vede dall’impegno e dalla tensione con cui vive le partite. Su quello che succederà dopo vedremo. Adesso dobbiamo pensare ai playoff. E’ una decisione che prenderà il vice presidente”.
“Le persone che in questo momento sono operative nel Catania stanno facendo un buon lavoro, nel bene o nel male si vince e si perde tutti insieme. Chi lavora oggi nel Catania lo fa con il cuore e ci crede davvero, è quello che riscontriamo tutti i giorni in ufficio. Ci tengo particolarmente a sottolineare l’importanza del settore giovanile ed i grandi risultati ottenuti dalla Primavera. Faccio i complimenti a tutto lo staff delle giovanili guidato in particolare da Orazio Russo, mister Biagianti e ai ragazzi per il percorso svolto. Consideriamo che noi fino a due anni fa non avevamo giocatori nelle giovanili”.
“Ogni partita è un dentro o fuori, questo aiuta nella misura in cui fa capire subito ai giocatori che dopo non c’è l’occasione per potere recuperare. L’avere raggiunto i playoff dopo un anno abbastanza tribolato credo abbia motivato i calciatori a fare qualcosa in più, a togliersi delle paure che avevano addosso perché i risultati non arrivavano e le prestazioni non erano da Catania. Vedremo cosa succederà. E’ ancora lunghissima la strada. Noi adesso pensiamo all’Atalanta, ogni gara va affrontata pensando che sia una finale. Il mister sta motivando tanto i ragazzi, li sta tenendo sotto pressione in modo positivo, credo si siano resi conto che se dovessimo raggiungere il risultato che tutti ci auguriamo entrerebbero nella storia della città. Vedere 20mila persone che non aspettano altro che gioire credo sia la motivazione più grande che si possa avere”.
“La scelta di Salvino Sinatra? Credo faccia parte del progetto di crescita di una società. Oggi più che mai la parte legata al branding, al marketing e all’aspetto commerciale è importante. E’ giusto crescere in tutti i settori della società. Sinatra è un professionista che ha maturato un’esperienza importante e speriamo riesca a fare crescere il brand del Catania. Quest’anno è andata molto bene in tal senso, con l’apertura del nuovo store ancora di più ma non ci si ferma. Bisogna sempre cercare di crescere”.
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