VERSO CATANIA-BENEVENTO: conosciamo meglio la squadra di Auteri

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foto Benevento Calcio

Si avvicina la disputa di Catania-Benevento. Avversario forte, quello giallorosso, che occupa la terza posizione in classifica e lotta per il secondo posto finale. Al “Massimino” non ci saranno Ciciretti e Improta ma recuperano Terranova e Pinato, giocatori importanti nel contesto di una squadra dal valore complessivo elevato, sia in termini individuali che di gruppo. Siede in panchina Gaetano Auteri, che ha preso il posto di Stefano Andreoletti dopo la pesante sconfitta casalinga per 4-0 riportata contro il Catania a fine girone d’andata.

Tecnico di grande esperienza, nativo di Floridia, Auteri ha nel sistema di gioco 3-4-3 il suo marchio di fabbrica, a parte poche variazioni. Aveva sperimentato per la prima volta il 3-4-3 a Ragusa, a metà anni ‘90, in Serie D. Doveva preparare una trasferta a Rosarno, in Calabria, ma non sapeva come schierare i suoi per via delle numerose assenze. Inizialmente non diede continuità a tale soluzione tattica, ma a cambiare la sua visione ci pensò un altro tecnico siciliano, Pasquale Marino, quando Auteri guidava il Crotone che affrontò in amichevole il Foggia, allora in Serie C2. Marino dispose i suoi con il 3-4-3 e Auteri, che faticò a schermare la fase di costruzione dei tre difensori, intuì le potenzialità di quella disposizione.

Preferisce l’impiego di tre difensori che si aprono e prendono l’ampiezza del campo perché sono difficilmente attaccabili; mentre i movimenti della difesa a quattro sono più elaborati e rischiano più facilmente di creare equivoci, con la difesa a tre le zone da occupare sono di più immediata lettura. Le squadre di Auteri, inoltre, conoscono tanti modi per arrivare in porta con esterni di centrocampo di buon piede e puntuali in entrambe le fasi, attaccanti capaci di abbinare tecnica e lettura degli spazi, la punta centrale che non si concentra solo sull’area di rigore, accompagnando il palleggio e aprendosi in fascia, ali dotate in dribbling, in grado di ricevere anche di spalle tra le linee.

Auteri, che aveva già allenato il Benevento portandolo in B nella stagione 2015/16, ha a disposizione un organico di primissimo livello. Berra, Capellini e Pastina sono i difensori che, non a caso, registrano il minutaggio maggiore all’interno della rosa. Berra è un elemento prezioso anche per la sua duttilità. Capellini e Pastina hanno una buonissima prospettiva. Senza dimenticare opzioni di rilievo come il sopra citato Terranova e Meccariello, un lusso per la categoria.

In mezzo tanta qualità. Simonetti, scuola Roma ed ex Catania, è il classico centrocampista a tutto tondo, giovane, che gioca con l’intensità e la saggezza di un veterano. Talia, 21 anni compiuti a marzo, è un centrocampista moderno, pregevole sia nella costruzione del gioco che nell’interdizione. Nardi ha una buona proprietà di palleggio e capacità di attaccare gli spazi. Spicca anche la grinta di Karic, l’esperienza di Agazzi, la tecnica e struttura fisica di Pinato, abile soprattutto negli inserimenti senza palla.

Vasto assortimento anche nel reparto offensivo. Lanini è un attaccante in grado di svariare su tutto il fronte offensivo e dotato di un fisico esplosivo. Arrivato a gennaio, ha avuto un impatto notevole con i sanniti siglando 7 gol su 13 gare. L’esterno Ciano assicura gol e assist, Ferrante è un centravanti molto generoso, dotato di ottima fisicità e in grado di svolgere un lavoro importante anche in fase di non possesso. Don Bolsius possiede doti tecniche interessanti. Carfora ha soli 18 anni e potenzialità eccellenti, trequartista abile sia a rifinire che a concludere, mentre Starita rappresenta il colpo del mercato invernale, avendolo prelevato dopo gli 11 gol segnati con la maglia del Monopoli ma che, fin qui, ha incontrato qualche difficoltà a Benevento. Ciceretti e Improta, con l’aggiunta del 37enne ex Catania Marotta, completano una batteria di attaccanti di spessore con il giusto mix di gioventù ed esperienza.

I numeri espressi dai campani dicono che i 66 punti conquistati sono frutto di 18 vittorie, 12 pareggi e 7 sconfitte con 45 reti all’attivo e 32 subite. Ruolino di marcia migliore in casa per la formazione giallorossa, considerando che 38 punti sono stati raccolti tra le mura amiche contro i 28 in trasferta. Nell’ultimo periodo, però, i sanniti hanno guadagnato solo 5 punti in altrettante gare. Nel girone di ritorno, in compenso, il Benevento è la squadra ad avere conquistato il maggior numero di punti nel girone C, 36, 2 in più rispetto alla Juve Stabia e +19 a confronto con il deludentissimo Catania, che nella seconda parte di stagione ha fatto meglio del Brindisi, raccogliendo 17 punti contro gli 11 della compagine pugliese già retrocessa in D.

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