Nel corso della trasmissione televisiva ‘Corner’, su Telecolor, Angelo Patanè ha parlato della vittoria conseguita dal Catania contro il Messina, soffermandosi anche sui singoli come Michele Zeoli e Cosimo Chiricò. Riportiamo di seguito un estratto:
“Il Catania era sceso in campo anche con l’ansia derivante dalla vittoria della Turris a Latina. Domenica la squadra di Zeoli ha vinto una partita fondamentale, come lo era per il Messina considerando il carico di emotività che questa gara aveva consegnato ai giallorossi prima del fischio d’inizio. I giocatori del Messina ci tenevano particolarmente a mandare un segnale alla città. Modica se l’è venuta a giocare, giustamente, ma quella che in altre circostanze è stata una difesa molto distratta, stavolta ha retto benissimo il peso di giocatori che giocavano in scioltezza e non hanno lesinato energie, evidenziando il Catania un gioco di squadra”.
“Meriti che vanno riconosciuti anche a Zeoli per avere messo in campo i calciatori che strutturalmente gli davano maggiori garanzie, ognuno al proprio posto. Ha provato anche ad impiegare Chiricò sottopunta nel secondo tempo, chissà che questa idea tattica non possa rivalutarlo. Ricordiamo che Chiricò nasce come il caposaldo del progetto tecnico del Catania di Tabbiani. Chiricò diventa inizialmente il Maradona di questo Catania sul quale fare ragionare la squadra, tanto è vero che le migliori prestazioni le ha fatte con Tabbiani. Poi l’arrivo di Lucarelli ha scombinato i piani di Chiricò, non essendo più epicentro della squadra. Ancor meno dopo il mercato di gennaio. Si aspettava un altro trattamento tecnico, andando in stallo. Fino ad arrivare alle reazioni nei confronti di Zeoli sul cambio a Torre del Greco. Ma chissà che da qui a fine stagione Chiricò non possa essere un giocatore ritrovato per il Catania”.
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