Vigilia di Catania-Padova. Così allenatore biancoscudato Vincenzo Torrente in vista del match:
“L’obiettivo è tornare a casa con la Coppa dopo avere svolto un percorso importante, sappiamo che non sarà facile perchè comunque giochiamo con una squadra con dei valori, anche se in campionato è in difficoltà. La Coppa è tutta un’altra storia, pure loro hanno l’obiettivo di vincerla, anche per un discorso legato ai playoff. Sicuramente noi abbiamo il piccolo vantaggio di avere a disposizione due risultati su tre ma le partite poi vanno giocate e conquistate. Anche l’anno scorso ai playoff avevamo due risultati su tre e poi sappiamo com’è andata a finire. Ripeto, sarà una gara difficile perchè loro vengono da un periodo non positivo ma avranno tante motivazioni, come noi. Spero sia una bella gara“.
“All’andata abbiamo disputato un’ora di gioco molto positiva, a Catania dovremo dare continuità alla prestazione facendo ancora meglio perchè contro queste squadre esperte e di qualità un episodio può cambiare il match, com’è successo all’Euganeo dove Zanellati non ha fatto una parata, poi però abbiamo subito un gol su palla da fermo. Dovremo essere sempre concentrati, attenti ai dettagli. Con giocatori esperti e abituati a giocare questi tipi di gare serve la partita perfetta. Non bisogna guardare al campionato del Catania perchè in Coppa ci sono grandi motivazioni, la soddisfazione da una parte e dall’altra di vincere un trofeo importante. Dovremo essere molto attenti e perfetti nelle due fasi“.
“Personalmente è brutto, triste, non poter giocare davanti a 20mila persone. La cosa più bella del calcio è lo spettacolo che fanno i tifosi, poi le squadre. Sarebbe stato bello giocare davanti ad una cornice di pubblico che ti dà una carica incredibile, regala grandi emozioni. Sono le partite che vorrebbero giocare tutti, anche il sottoscritto che allena. E’ davvero un dispiacere, peccato. Una sconfitta un pò per tutti. Se ho mai vinto la Coppa Italia? Non sono mai arrivato in finale, è la prima volta e mi auguro di vincere il trofeo. Ci tengo personalmente, io come tutti, dalla società ai ragazzi, allo staff, e poi vincere aiuta a vincere, ti dà in prospettiva futura anche delle motivazioni e maggiore autostima. Vincere un trofeo è qualcosa che ti rimane sempre“.
“4-2-3-1 dell’andata riproponibile a Catania? Non cambia molto, può succedere anche di utilizzare il 3-5-2 come accaduto nel finale contro la Pergolettese. Cambiare pelle deve essere la nostra forza anche per il futuro. Noi non improvvisiamo, ci lavoriamo ed ho la fortuna di avere una squadra che può giocare in vari modi, eventualmente anche a gara in corso. Al di là del modulo, l’importante è non cambiare i principi in fase offensiva e difensiva. Il 4-3-3 ed il 4-2-3-1 sono i sistemi che stiamo adottando più spesso in questo periodo, sfruttando le caratteristiche dei ragazzi a disposizione”.
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