Tornare alle cose semplici e farlo con la testa “leggera” ma applicata sul campo. Lo ha ribadito anche mister Michele Zeoli al termine della partita vinta con il Padova e che ha portato ad aggiudicarsi la Coppa Italia di Serie C: basta questo per salvare la stagione e cercare di chiuderla dignitosamente. Appare ormai evidente che il vero problema della squadra sia di applicazione e amalgama, più che tecnico-tattico o atletico. Un motivo in più per provare amarezza per com’è andato fino ad oggi il campionato.
Il match di martedì ha messo in vetrina un Catania che ha dei limiti strutturali evidenti, ma più compatto e sul pezzo rispetto ad altre occasioni. I gol subiti evidenziano i soliti pasticci difensivi che lo staff tecnico tenta quotidianamente di cancellare, anche se non è facile intervenire su svarioni individuali e “dormite” di reparto. Abbiamo visto comunque un discreto lavoro sulle fasce, la grinta di Monaco al centro e una buona applicazione da parte di Celli che ha svariato e cercato riscatto. In mezzo al campo le note più liete, nonostante le tante defezioni: Zammarini e Quaini hanno lavorato di qualità e quantità supportando tra l’altro il lavoro di Peralta, sempre dinamico tra centrocampo e attacco. I primi due hanno fatto davvero la voce grossa, trovando assist particolarmente belli a vedersi e continue giocate di recupero del pallone e veloce cambio di gioco.
Anche in attacco molti miglioramenti. Cianci ha trovato la quadra, e Di Carmine ha alzato i giri del motore giocando tempi regolamentari e supplementari non spegnendo mai la luce. Costantino ha ritrovato il feeling con il gol che si era smarrito.
Applicazione e sacrificio necessari anche nei giorni a venire, per le prossime partite. Non è possibile fermarsi al palo, per non disperdere l’ottimo cammino di coppa culminato nella vittoria del titolo.
Lo stesso orgoglio, la ricerca dell’episodio positivo e la grinta dovranno essere riproposti almeno fino al termine della stagione per mettere da parte un cammino di regular season davvero poco soddisfacente.
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