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Il Catania rimedia una sconfitta. Per l’ennesima volta in questo campionato ed in trasferta. Per l’ennesima volta in quella che doveva rappresentare la gara della definitiva svolta. La salvezza è ancora tutta da sudare per i rossazzurri, che rischiano ancora di finire in zona playout e sfiderano il quotatissimo Benevento nel prossimo turno. Approccio fin troppo morbido della squadra di Zeoli, per lunghi tratti dell’incontro rinunciataria e in difficoltà nella costruzione della manovra. Sorrento addirittura avanti di tre reti nella ripresa, solamente Cianci nel finale accorcia le distanze con una doppietta rivelatasi però inutile ai fini del risultato.
Primo tempo abbastanza soporifero con il Catania schierato secondo il 3-5-2, Marsura e Di Carmine in attacco (3-4-2-1 in determinati frangenti con Zammarini e Marsura a supporto di Di Carmine). Tanti errori e poche emozioni. Meglio il Sorrento, più organizzato dei rossazzurri e con una identità di gioco ben precisa. L’occasione più interessante prima dell’intervallo porta la firma di Riccardi (36′), che chiama alla respinta Albertoni, schierato al posto di Furlan per un risentimento di quest’ultimo durante le operazioni di riscaldamento pre gara. Catania in affanno che, al 39′, costruisce un’azione degna di nota con una bella combinazione fra Quaini, Zammarini e Di Carmine, il quale di tacco serve Marsura che però calcia malissimo. Poco dopo Sorrento insidioso con un cross in area di rigore, la palla rimbalza su un giocatore rossonero ed esce fuori.
Nella ripresa Zeoli passa al 4-4-2 sostituendo Quaini con Cianci. Più avanti il tecnico rossazzurro si gioca anche le carte Chiricò, Chiarella e Ndoj per provare ad aumentare l’indice di pericolosità negli ultimi metri. L’inserimento di più uomini con caratteristiche offensive, però, non cambia l’inerzia di una partita che il Sorrento sa gestire con maggiore sicurezza e tranquillità. Al 49′ si sblocca il risultato: grande azione sulla fascia sinistra di Kolaj, serve un assist per Loreto e palla in fondo al sacco. Il neo entrato Cianci prova quasi subito a riequilibrare la gara con una sorta di colpo dello scorpione in area, ma il pallone termina sopra la traversa.
Al minuto 68 rossoneri pericolosi con la conclusione al volo di Ravasio che finisce di poco a lato. Passano 120 secondi e arriva il raddoppio: ancora Kolaj protagonista sulla sinistra, serve Cuccurullo che supera con una botta precisa sotto la traversa l’incolpevole Albertoni. Catania in bambola, difesa catanese a dir poco imbarazzante che lascia praterie immense agli attaccanti del Sorrento. I costieri calano il tris all’84’: Ravasio semina il panico in area, mette a sedere Kontek, Albertoni si oppone in qualche modo al tiro ma la palla finisce comunque in rete. Disastro rossazzurro.
Il Catania si ostina a ricorrere ai lanci lunghi nella speranza di impensierire la retroguardia sorrentina. Cianci sfrutta al meglio queste situazioni di gioco, proprio lui va a segno due volte. Prima al minuto 85, poi all’89’. A questo punto il Catania ha un sussulto d’orgoglio e continua a spingere alla ricerca di un clamoroso pareggio nel corso dei 5′ di recupero concessi, trascinato anche da Chiarella che entra bene in campo. Ma è troppo tardi. L’espulsione di Marsura per una reazione violenta e totalmente ingiustificata rende ancora più amara la serata per gli etnei al “Viviani”. La salvezza del Catania passa dal confronto casalingo con il Benevento.
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