Ospite della trasmissione ‘Big Chance’ a cura di Chancebet News, una delle bandiere storiche del Catania, Giuseppe Mascara, ha parlato della situazione in casa rossazzurra:
“Possibili biscotti in questo finale di stagione? Il Catania deve andare avanti per la propria strada, guardare in casa propria, consapevole che a Potenza può uscire fuori da ogni discorso playout e prepararsi per questi benedetti playoff. Il Catania sa quello che deve fare, soprattutto per la gente di Catania. Ritrovarsi a giocare davanti a 20mila persone che sostengono per 90’ una squadra in lotta per non retrocedere è solo un motivo di vanto. A differenza delle altre tifoserie, il tifoso del Catania non è mai stato occasionale, va allo stadio da generazioni. I tifosi del Catania non vanno allo stadio perchè la squadra va bene, ma a prescindere da tutto. Vuole però vedere la squadra lottare sempre. Se fosse stato così da inizio stagione oggi non si guarderebbe al Monterosi, non si farebbero calcoli in chiave playout, biscotti e quant’altro”.
“A volte il Catania ha perso senza avere giocato agonisticamente parlando. A volte vengono riportate ammonizioni solo per protesta. Tutte le partite, invece, vanno giocate con quella grinta e quel carattere visti contro il Messina. E’ come se il Catania fosse salito sul ring in questa stagione aspettando di ricevere i cazzotti per poi reagire, ma a volte non avendo la qualità per farlo. Soffrendo troppo la pressione? Se è così vai a lavorare in fabbrica. Quando inizi a praticare questo sport da bambino ti auguri di giocare in uno stadio gremito”.
“Anche i dirigenti del Catania hanno sofferto quest’anno. Non si aspettavano tutte queste difficoltà. Hanno preso un allenatore, lo hanno dovuto cambiare, richiamare poi un altro tecnico che era già stato a Catania stravolgendo le idee dei mesi precedenti, purtroppo però i risultati non sono migliorati. Nell’ultimo periodo il Catania ha vinto la Coppa Italia ma, prima del Messina, aveva perso tre gare di fila in campionato. Spero che nel prossimo futuro il Catania riesca a schiarirsi le idee in seno alla società e alla squadra”.
“Non sono degli sprovveduti, si sono fatti trovare impreparati perchè avevano tutto il tempo per fare il contrario ma tutti possiamo sbagliare. Sanno e devono sapere che Catania li aspetta. Prendendo il Catania si sono esposti in un progetto a lungo termine per riportare questa città nel calcio che conta e i tifosi sono pronti a stimolarli e sostenerli. Sarà importante l’assunzione della figura del Direttore Sportivo, per me aspetteranno fino alla fine della stagione prima di decidere su chi puntare, a seconda della categoria di militanza nella prossima stagione, così sarà anche per il futuro allenatore. Sicuramente non possono permettersi di sbagliare scelte.
“Possibili playoff da protagonisti per i rossazzurri? Per quello che si è visto finora, devo essere sincero, dico di no. Il Catania ha sofferto in campo con tutte le avversarie, dalla prima all’ultima della classe, alternando di tanto in tanto qualche partita buona ma non ha mai dimostrato il Catania di essere veramente forte. Poi chi lo sa, si riesce a lavorare per bene e sviluppare una mentalità diversa. Sulla parte atletica della preparazione puoi aggiungere qualcosa in preparazione delle gare dei playoff ma lì subentra soprattutto l’aspetto nervoso, più tranquilli si è e meglio è. Limitando determinati errori e facendo rendere al meglio i giocatori nei rispettivi ruoli, cercando anche di giocare a calcio perché lì ti confronti con avversarie di grandissimo spessore. Permetterei ai tifosi di assistere agli allenamenti più che mandare in ritiro la squadra. A volte anche una parola detta da un tifoso in un certo modo può caricarti, ti aiuta a capire cosa significa vivere la città”.
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