Hanno trovato conferma le indiscrezioni circolate nelle ultime ore circa un possibile ingresso nello staff tecnico rossazzurro di Leonardo Vanzetto. Lo scorso anno l’ex centrocampista del Catania fu degno avversario degli etnei in Serie D, allenando con risultati importanti il Città di Sant’Agata. Attraverso alcune dichiarazioni rilasciate nel corso della passata stagione, Vanzetto ebbe modo di ricordare i suoi trascorsi in maglia rossazzurra e non solo. Riproponiamo di seguito le parole del neo allenatore in seconda del Catania:
“Quando giocavo nel Catania ero giovane, avevo 20 anni, magari si ricorderanno di me i tifosi più accaniti. Militavo in C1, entravo nel professionismo in una piazza così importante, conservando ricordi indelebili. Se avessi potuto scegliere dove andare a vivere, Catania era la mia meta preferita” (fonte La Sicilia).
“Dal ’90’ al ’94, a Catania, sono stati gli anni più belli della mia esperienza calcistica. I siciliani sono persone squisite, avete un’accoglienza diversa da tutti. Quando lavori qui riesci a tirare fuori il meglio di te stesso, sarà per il calore che la Sicilia trasmette. Catania me la porto sempre nel cuore. Svelo un aneddoto: quando al secondo anno di militanza in rossazzurro mi ruppi il crociato, eravamo diventati anche amici con Massimino, con me si confidava, mi portava con lui e gli segnavo i nominativi degli operai da pagare. Attirava come il miele dovunque andasse, gran lavoratore, un personaggio che rimarrà nella storia del Catania” (fonte Telecolor).
“Tanta roba il pubblico di Catania. Il calcio è tifo, emozioni… tornare indietro nel tempo è stata un’emozione che solo il mio cuore sa quanto fosse grande. Ricordo Busetta, il Mazzone del calcio di Serie D, è stato un padre per me. Ho avuto l’onore di averlo come allenatore, mi porto dietro tanti suoi aneddoti e li trasferisco ai miei calciatori. Insegnava calcio veramente. Anche un lui un coraggioso, un propositivo. Catania, ripeto, mi ha dato tanto, mi ha fatto diventare uomo perchè venni qui da ragazzino. In Sicilia mi sento a casa” (fonte TuttoCalcioCatania.com).
“Amo il mio lavoro, metto passione e non finisco mai di crescere. Ho fatto una vita nei campi da calcio, mi piace che chi va a vedersi le partite provi emozioni. Perchè io stesso vivo di emozioni. Mi piace aggredire forte, mi piace esprimere un calcio propositivo. Preferisco degli uomini perchè il campo per me è sacro, pretendo grande entusiasmo da tutti. Devi amare quello che fai, credo molto nel lavoro collettivo” (fonte TuttoCalcioCatania.com).
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